188 Avverbi per descrivere come aspettando

Scambio di affrontarlo, col pericolo di farsi mandare a tutti i diavoli, lo circuì bel bello, gli si fece compagno nelle sue gite per Torino, mettendo fuori ora una parolina, ora un'altra, e aspettando pazientemente le occasioni più favorevoli.

disse finalmente l'Elia dopo avere aspettato invano che il conte parlasse il primo.

l'aspettava ansiosamente, ma pure non senza un certo vago, nuovo timore, che a lui, così impavido, riesciva inesplicabile.

Magari oggi per non aspettare domani.

Ma aspettò inutilmente, e alla fine ritornò in Milano sua patria.

E tu vincerai la massima fra le battaglie della vita, aspettando, aspettando lungamente, aspettando sempre.

Ma io ho trionfato di me stesso, e aspettava, ormai sicuro, dopo molte trepidanze, anzi paure di me, che voi sareste venuta a chieder mercè....

più intenta a munirsi nel porto che altrove, perchè non s'aspettava pronto un esercito ad assaltarla di terra.

Come aspettasse impaziente il mattino, potete argomentarlo, o lettori.

da indi in t’aspetta pur a Beatrice, ch’è opra di fede.

l'aspettavano i compagni:

Non l'aspettavo così presto.

Il prete, codardo quant'era malvagio, non aspettò certamente le zampe del corsiero che lo avrebbero infranto al suolo, ma precipitossi indietro sulla folla d'ogni sesso e d'età, schiacciando donne e fanciulli per salvar la pelle.

Pure, le due repubbliche si guardano in cagnesco... La libertà dell'una osteggia la libertà dell'altrasi accusanovengono alle mani,da ambo le parti si prodiga il sanguee intanto, fra queste due repubbliche che si sgozzano, un prete ed un croato, seduti ad una tavola grassamente imbandita, aspettano tranquillamente l'ora di riprendere lo scettro del mondo.

donde imbarcatosi sulle navi, che ivi lo aspettavano, pervenne per via del mare alle bocche della Kennebec nel Nuovo-Hampshire.

Sino a tardi, essa aspettava:

Io vi aspetto laggiù, per la settimana ventura.

e a rompere quest'ingrato silenzio aspettavo appunto un'occasione di schiarirmi di tutto.

Siamo, fra tutti, un centinaio, e si può affermare che l'Italia non ha mai avuto un'ambasciata più bizzarramente composta, più pomposamente colorita, più allegramente impaziente, più impazientemente aspettata di questa.

La tua cuna, la morbida coltricina ti aspettano invano stasera, ben mio;

...» Gli ho detto che lo aspettavo giù, con la carrozza;

Tutto che questa gente maladetta in vera perfezion già mai non vada, di più che di qua essere aspetta».

con questi la creatura umana può vivere, o almeno aspettare che la scure o l'affanno la uccida.

Bonomo veramente aspettò un poco prima di risolversi al grande passo:

E come quivi ove s’aspetta il temo che mal guidò Fetonte, più s’infiamma, e quinci e quindi il lume si fa scemo, così quella pacifica oriafiamma nel mezzo s’avvivava, e d’ogne parte per igual modo allentava la fiamma;

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