79 Avverbi per descrivere come immaginare

Carlo, come ogni uomo immaginerà facilmente, non istette ad ascoltare il ciarliero, ma appena sentì ch'era desso, continuò il suo cammino, e venne dove i remiganti, disperati di salute, giacevano neghittosi lungo i banchi aspettando, chi più chi meno rabbioso, la morte.

Sapeva per fatto fin dove era capace di spingersi l'accanimento de' nemici, e ben immaginava di quanto doveva aver avvelenito ed acceso il loro desiderio di vendetta l'ultima intrapresa da lui contro di essi condotta:

e appena immaginati dovevano mandarsi ad esecuzione, e ad ogni costo;

Ogni uomo può immaginare agevolmente a che menassero di siffatta ragione premesse;

Insomma tu immagini proprio la miseria nera, la soffitta, il giaciglio e le dame visitatrici in toelette di carità che verranno a portarci la coperta di lana per tutta la famiglia.

Voi certamente lo avrete immaginato.

A quella latitudine, che egli giustamente immaginava esser quella dell'Africa, e sotto il capo Bojador, Cristoforo Colombo pensava di trovare un tipo diverso, quello dei negri, per esempio;

Il duca, pretestando di essere aspettato altrove, aveva lasciato la duchessa al portone, ed ella si era naturalmente immaginato che ritornasse sulle orme della Gitana.

Giovò sommamente a Belisario l'aver Gelimere dianzi spedita la sua armata navale con Zazone suo fratello, per ricuperar la Sardegna, non immaginando vicino l'arrivo e lo sbarco della flotta de' Greci.

Naturalmente miss Geraldina non andava mai al ballo, poichè sarebbe stato buffo, solamente l'immaginare quella massa in giro per un waltzer.

D'altronde me l'ero immaginato, e ricordavo, passeggiando per queste sale, quel vostro famoso apologo su le pecore e sui leoni...

Le pene furono immaginate, in parte almeno, ad imitazione delle pene antiche.

Neanche m'immaginavo che appartenesse a voi.

Ora, se difficilmente si potrebbe immaginare tanta differenza tra due scrittori quanta veramente fu tra l'uno e l'altro di loro;

Cotesti erudimenti facevano effetto di zolfo su carboni accesi, e già troppo bene gli avevano posti in pratica senza conforti; ora poi che vi si trovavano eccitati, non è da dirsi se volessero fare a risparmio, e se (come l'Accusa immagina contrariamente a quello che narra il Decreto del 10 giugno) se ne rimanessero proprio nel punto in cui per assicurare i loro disegni ne avevano maggiormente bisogno.

ma Paolo non fu contento, se non quando ebbe il permesso di poter andare giorno per giorno a far ricerca della Maddalena in quei luoghi ove s'immaginava di poterne avere notizia.

e badate, che Dante proprio quel pianto immaginava col suo cervello, perchè gli è certo che ei non si trovò nello inferno a udire Francesca come io non mi trovai nel paradiso terrestre a vedere Eva;

o, finalmente, che sia guasto il testo di Paolo, e che invece di quinque regnaverat annis, s'abbia quivi da leggere quinque regnaverat mensibus, come giudiziosamente immaginò il signor Sassi bibliotecario dell'Ambrosiana.

Anzi, sulle prime, noi s'immaginò che lo fosse già;

Quante lacrime ella pianse ai piedi di Don Giovanni, quali accenti trovò per vincerne la freddezza, che preghiere, che rampogne, che minacce uscirono dalle sue labbra aride e ardenti, io non le dirò: uno spasimo simile s'immagina più presto che non si descriva.

lasciamola però interamente immaginare a' nostri lettori, contentandoci di dire che in quelle sale cosparse di luce, di profumi di diamanti, di fiori e armonie, contenevansi meglio che mille persone, di cui ciascuno era una celebrità, un'illustrazione, una gloria, o al più poco un tesoro animato.

Il Chaucer immagina appunto che una allegra brigata si ritrovi, per caso, una sera di aprile, in un albergo di campagna in Southwork, chiamato il Tabarro, e vi passi la notte, per recarsi la mattina presto in pellegrinaggio alla tomba di S. Tommaso.

e le incerte sue operazioni erano capricciosamente immaginate ed eseguite, ignorando egli le vere difficoltà, e timidamente tralasciando di profittare di qualunque favorevole occasione.

Finalmente è da ricordare un'altra, ma meno diffusa e meno importante leggenda, secondo la quale Costantino sarebbe stato battezzato dal papa Eusebio, leggenda evidentemente immaginata per far vacillare con la uguaglianza dei nomi la tradizione storica che Costantino diceva battezzato da Eusebio di Nicomedia.

Mi metti addosso come dei vermi! GIGETTA Tu non puoi immaginare neppure vagamente ciò che io ho provato!

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