22 Avverbi per descrivere come labbro

Uno dei valletti (senza scomporsi, movendo appena le labbra).

Questa parola, almeno, era su tutte le labbra, e mi faceva già palpitare quando era pronunziata dalla bocca di una ragazza.

Mi ribello, sentendo bene che Iddio non parla neanche per il labbro dei buoni.

Ma stasera le labbra di entrambi sono suggellate.

E il complimento, fiorito così naturalmente sulle labbra del cavaliere, doveva tornar sommamente gradito al cuore della regina.

della piccola bocca, puerilmente, il labbro inferiore saliva sull'altro in una smorfietta sdegnosa.

lentamente le sue labbra e la sua mente avevano finito di ripetere le sue giaculatorie;

E quei nonnulla che labbro mormora a labbro, che l'orecchio non ode e che la bocca respira!

Ma se vinto ritorni, in quel momento, In cui solo vorresti a tuo bell’agio Maledir la fortuna, in cui la molle Parola di conforto anco ti annoja Sul labbro dell’amico, onte e rimbrotti Ingozzar ti bisogna, e far tua scusa, Mentre innanzi e ti stan col sopracciglio Con che sgridar son usi il siniscalco Che a voglia lor non ordinò il convito.

ed ora il premea sul cuore, or sulle labbra

Pienamente rinfrancata e sicura ormai delle sue labbra sorridenti e delle sue occhiate precise, la bella ebrea viennese racconta come furono catturati nella confusione del disarmo a Stazione per la Carnia.

Ma un'onda novella di sconforto le corse al cuore al suono di quelle parole, che nella rozza loro semplicità, pur sulle labbra di quella povera serva, ignorante di tutto ed inspirata unicamente da un cieco sentimento di devozione, chiudevano un grande significato.

E rimase guardando il frate, le palpebre abbassate un tantino, e il labbro sporto sdegnosamente, come chi ha detto, e non vuol udir altro.

A questo punto la Violante inasprita, spumante per furore le labbra, con mano convulsa si cava di tasca il pugnale, dono sinistro del truce marito, e lo minaccia:

Egli risponde subito col sorriso della compiacenza, perchè essa ha pensato a lui, ma non risponde col labbro che molto tardi.

e mi restituì il bacio senza schifiltà e senza ritrosiae addirittura sulle labbra.

Pareva mi volesse dire più cose ad un punto, ma i labbri tremanti pel furore non gli permettessero di parlare....

Ma forse non è morta... chissà... Sulle labbra dell'arabo spuntò un sorriso pieno di amarezza.

Da la materna Asia, ad ambe le specie inclita culla, Venne a catechizzar le nostre genti Un vecchio, dotto e reverendo urango, Dal cui labbro eloquente a noi fu tutto, Dopo lunga ignoranza, il ver palese.

Da questo al labbro viene E giù dal labbro in gola Va sangue nelle vene, Torna in bocca parola.

E il misero mio core Ritrova in un istante, Ma con incerta sorte, Nel tuo labbro incostante e vita e morte.

A quella testimonianza di fede, la mare fugacemente si reca la mano alla fronte, al petto, ai due lati, e infine alle labbra;

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