82 Metafore per battaglie

Veruna battaglia italiana non era per anco stata così ostinata, così micidiale, e non eransi ancora veduti i soldati di due armate mantenersi sette ore nello stesso luogo senza avanzare o ritirarsi.

La signorina Serao si è per contrario accontentata del duello, e poichè non siamo sul campo dell'epopea, ma in quello del romanzo, la battaglia non è d'armi, bensì di affetti;

Battaglia non fu mai alcuno assalto, Qual potesse Gradasso ispaventare;

Questa pittura così intimamente nazionale ha trascurato, fuor che qualche battaglia navale, tutte le grandi gesta della guerra d'indipendenza, fra le quali sarebbero bastati gli assedi di Leida e di Haarlem a ispirare, a suscitare una legione d'artisti.

Pel vialetto di cipressi che adduceva a quel funereo reliquario, la battaglia era stata atroce;

tutta questa eterna battaglia di ogni cuore donnesco, fu la sua battaglia, donde usciva vincitrice.

le battaglie hanno campi predestinati;

Era intanto il giorno otto di luglio uscita dal porto di Brest l'armata di Francia divisa anch'essa in tre squadre, la vanguardia guidata da conte Duchaffault, la battaglia dal conte D'Orvilliers capitano generale, e la dietroguardia dal duca di Chartres, principe del sangue, il quale aveva per guida e moderatore l'ammiraglio De La-Motte-Piquet.

il Battaglia, il cav.

Le battaglie furono colà precedute dalle missioni religiose, che vi fondarono la organizzazione definitiva della Chiesa cattolica, spianando la via alle conquiste, da cui venivano a lor volta aiutate.

Battaglia di Petervaradino colla rotta de' Turchi, VII.

Fino al 1800 il sistema fu lo stesso, e la battaglia di Zurigo fu un combattimento che durò quindici giorni sopra uno spazio di cinquanta leghe;

XXII E pur da me ne la battaglia dura Fu la compagna mia dianzi divisa;

Stu vôi che la battaglia tra nui resta, Convienti quella dama abandonare.

Ecco perché erano cosí sterili di conseguenze le sanguinose battaglie di Ramillies, di Malplaquet, che avevano combattenti superiori di numero a quelle di Rivoli e di Marengo ed eguali alle altre di Austerlitz e Fridland, fertili in risultamenti guerrieri ed in effetti politici.

Battaglia non fu mai cotanto strana, Ché tutti insieme son ramescolati.

La guerra divenne l'opera d'una mente direttrice, l'esercito fu unito dal nome e dal valore del capitano, la battaglia fu come una sua creazione militare.

Battaglia dimandar si de' quel guanto.

L’ultima battaglia navale fu un disastro irreparabile.

Questa grande battaglia, nella quale è così palese l'indisciplina e la cupidigia delle armate di condottieri, i quali ruinavano gli stati per cui guerreggiavano, non permettendo loro di approfittare dei loro vantaggi, è diventala celebre per una circostanza, che se fosse meglio avverata, darebbe ancora maggior peso alla singolarità di questo quadro.

Gran vergogna è a te fallacesostener carne corrutta, la battaglia cusí duraguadagnar lo ciel per lutta.

Ma, dopo tutto, quella battaglia perduta era un semplice episodio nella sua vita forense; e di sconfitte ce n'erano state parecchie, tra l'altre quella recente per Annio Milone, che ancora non aveva potuta mandar giù.

Ogni battaglia è di 450 fanti, 400 dei quali armati gravemente, o sia 100 con le picche, e 300 con lo scudo e la spada.

Questa battaglia del Dego fu una fazione bene e valorosamente combattuta da ambe le parti, si potrebbe con parole descrivere l'ardore, per non dire il furore, col quale andarono i Francesi all'assalto, minor valore era richiesto, perchè potessero tener pari la bilancia, niuna artiglierìa avendo, cavallerìa debole, ed essendo gli Austriaci bene forniti dell'una e dell'altra, e di più trincerati in luoghi fortissimi.

La battaglia divampa a Marengo così fiera tra i veterani imperiali e le reclute francesi che queste ormai piegano sotto il loro terribile sforzo, quando Desaix tragicamente fortunato arriva a rinforzo e muore strappando ai tedeschi la vittoria.

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