39 Metafore per cane

(Dolorando) Io sono stata per lui la povera vecchia allodola dalle ali vinte che il cane avvezzo alla preda abbocca nella siepe per abitudine e dopo averla tenuta un poco tra i denti depone in un cantuccio, come una bestiola inutile, morta viva!

... Li ho perfettamente riconosciuti Dunque quel cane d'un cantastorie è un alleato delle Aquile!

Il proverbio dice che il cane è l'amico dell'uomo.

Si sa che per l'ufficiale di carriera, specie per quello delle armi a cavallo, il cane è un attributo indispensabile.

Il cane è la più legiere bestia che sia, e la più conosciente e la più leale;

» Don Abbondio, a quelle dimostrazioni, stava come un ragazzo pauroso, che veda uno accarezzar con sicurezza un suo cagnaccio grosso, rabbuffato, con gli occhi rossi, con un nomaccio famoso per morsi e per ispaventi, e senta dire al padrone che il suo cane è un buon bestione, quieto, quieto:

sente il padrone dire che quel cane è bonaccio di natura, la miglior bestia del mondo;

Fece in cambio la ragazzata di applaudire una seconda ballerina di contrattempo, e senza che un cane gli tenesse bordone.

Il gran Cane, per far che faccia, non sarà così cane da ricusarmi la mano di sua figlia.

Che se per ventura lo signore un poco guardasse alcuno con malo sguardo, subito li cani li erano sopra in canna, e davanlo per terra.

E il cane il fedele compagno che alza su di noi i suoi occhi buoni e intelligenti?

Per chi non capisce gli animali sarà soltanto un piccolo lusso di più, ma per chi sa quanto codesto animale ha di umano, il cane è il confidente migliore nella vita militare, dove tante volte, nella gran compagnia, ci si sente anche soli!

Se quel cane d'arabo era nel corridoio l'avrà ammazzato, rispose un'altra voce.

Vanno 'sti duie, lo Lupo ss'addonaie, Che lo cane lo cuollo tenea strutto, E 'mparte 'mparte era 'nchiajato e rutto.

Il cane italiano domanda:

Un Indiano furibondo che meni coltellate a destra e a sinistra, un cane arrabbiato inseguito dalla folla, erano gli esempj da imitarsi dai guerrieri che combattevano per la propria difesa.

Non pochi vecchi che vivevano ancora a mezzo del secolo decimottavo, potevano bene rammentarsi del tempo in cui quei cani feroci erano d'uso comune.

come fiatano i cani più ch'altra bestia (706)?

un cane è già sotto alle finestre, ha levato il muso da terra, e guarda in su fiutando, aspettando la provvidenza.

scannano quella sua caterva di scherani: e lui, quel cane... oh potess'io essere il fortunato, che, tra la mischia e non più da assassino lo incontrassi, lo abbattessi, gli piantassi questo pugnale nel cuore!»

il cane tricipite è un po' l'imperadore di questo regno, a cui sta nel mezzo;

i cani essere più delle lepri e le trappole più dei topi;

, cani che corrono, cavalli che galoppano, soldati che sparano, pagliacci che saltano, viaggiatori che arrivano, briganti che scappano, contadini che si azzuffano, mariuoli che rubano, buoi che passeggiano, leoni che sbuffano, elefanti che sbadigliano, scimmie che graffiano, monache che pregano, vecchie che piangono, parrucche che volano, pompieri che smorzano il fuoco, e mai un grido, mai una parola, mai una sillaba!

Che la sua anima fosse stata in un cane o che vi abbia poscia emigrato, il cane è un membro della nostra famiglia.

Il proverbio sopra i cani e i villani che lasciano la porta aperta, ch'egli cita a sproposito, dopo avere ricordato il cane janitor Orci, infirma forse che il cane sia spesso nel mito il messaggiero della Morte com'è l'ostiario del regno de' morti?

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