12 Metafore per eri
Nisi forte illud absonum videatur, uti hic quidem viro, quod miror, satis experto visum fuit;
Mentr'eri viva sul verde tuo ramo, Passai sovente, e di te non pensai;
et che eri era stà profondata un'altra barza, et un'altra pur in quel medesmo colpo passata et ingalonata.
«Se tu non eri, io sarei ancora una bambina vanerella e senza pensieri;
Anima soavemente innamorata del bello, perchè non eri tu meco a ritrar sulla tela i varî aspetti di questa natura sublime?
Eri cusì stimmata, E cusì piena di onore, E poi cusì addutrinata Nelle cose d'u Signore:
E tu nobile, Genoveffa del Brabante, non eri tu ivi la donna perseguitata dal traditore e dal forte dalla man di Dio guidata e salvata dagli oltraggi dello sleal maggiordomo?
Forse eri un giorno la felce che a l'ombra folta verdeggia; riscioglierai forse il tuo volo, o allodola, un giorno, pei cieli.
Capisci, a che rischio eri?
Nel 1791 tornò in Napoli con suo padre, e compose quivi Ero e Leandro, cantata per Mad.
Padre mio, sì, nell'aria c'era qualcosa che mi ammaliava... Io non so... Ero fanciullo, e sempre, sempre solo!
58 E ginne nella camera, tremando, siccome quella che di duol moriva, e di messer Guglielmo lamentando, pregandone la Vergine Maria, siccom'egli l'er'ita abbominando, che lo conduca a far la morte ria.
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