13 Metafore per evo

Nisi forte illud absonum videatur, uti hic quidem viro, quod miror, satis experto visum fuit;

Mentr'eri viva sul verde tuo ramo, Passai sovente, e di te non pensai;

et che eri era stà profondata un'altra barza, et un'altra pur in quel medesmo colpo passata et ingalonata.

«Se tu non eri, io sarei ancora una bambina vanerella e senza pensieri;

se il primo chiude colla satira di un facile riso tutto il medioevo, il secondo apre l'evo moderno con un senso di idealità, che mette nel suo canto una dolcezza irresistibile.

Il medio evo fu il barbaro trionfo dell'ignoranza armata.

In Goethe è il medio evo che gitta le braccia al collo del paganesimo, è il dottore scolastico e lambiccatore di filtri che sposa Elena moglie di Menelao:

Regina, sovrana, arbitra, dea d'ogni cosa, al giorno d'oggi, è la santa dissimulazione, giacchè il peggior delitto di cui si possa macchiare un giovine odierno è quello di farsi vedere innamorato d'una donna... Ciò che nel medio evo era dovere d'ogni uomo bennato ciò che costituiva la vita de' cavalieri e dei trovatori oggi è diventato ridicolaggine.

Nel terzo discorso esponemmo che il medio evo era un'epoca di distruzione e di rinnovazione, e lo mostrammo come diviso in due periodi, ognuno dei quali rivestiva uno de' caratteri che notammo.

Satana è figlio del terrore, e il medio evo è l'età del terrore.

perchè pensava che il medio evo fosse stato un troppo lungo oltraggio alla dottrina di Gesù, ed ancora non gli pareva finito.

Ai primi del medio evo era nel rione detto «Parione» che gli ebrei attendevano il pontefice che si recava al Laterano.

e sempre nel medio evo era il sentiero più frequentato per passar dalla Toscana nell'antica Gallia cisalpina, detta poi Lombardia.

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