93 collocazioni per cinta

Bel luogo!disse Tristano, guardando attraverso i cristalli il muro di cinta della necropoli.

Ma perch io veggio te ne lo ntelletto fatto di pietra e, impetrato, tinto, che t’abbaglia il lume del mio detto, voglio anco, e se non scritto, almen dipinto, che l te ne porti dentro a te per quello che si reca il bordon di palma cinto».

«Io aveva una corda intorno cinta, E con essa pensai, alcuna volta, Prender la lonza alla pelle dipinta») «L'ora del tempo», cioè il principio del , «e la dolce stagione», cioè la primavera.

lo stesso dobbiamo ripetere ora relativamente all’erezione della muraglia di cinta.

Doveva essere assai benvoluto, ed era certamente la sua colazione uno spasso quotidiano del vicinato, perchè, appena la giardiniera arrivò, mentre egli staccava e riattaccava i cavalli, gli vennero intorno, col viso curioso e ilare, le guardie daziarie, la rivenditrice d'erbaggi, altre tre donne e dei ragazzi, tutta la piccola società della barriera, presso la quale egli aveva domicilio, in una casetta fuor della cinta.

le rosette dalle cento foglie, simbolo delle grazie, gremivano il chiosco posto a capo del viale più grande, e si cacciavano a destra e a sinistra sul muricciuolo di cinta, occhieggiando.

Qual re di Trebisonda, il capo cinto avea d'un dïadema ed il petto di pietre preziose che vincevano il riscintillando.

Non fu però più possibile quando il fosso di cinta fatto da loro, fu tutto chiuso da grandi steccati, e vi eressero le bertesche.

La porta principale della cinta è a tramontana nel punto dove sorgeva il minareto di Abdurrahman, sulla cima del quale sventolava lo stendardo maomettano.

Altre batterie da 12 si collocarono in altre opere innalzate a Montemuzard Monthappè, Bellair, e in altre posizioni nella cinta di Dijon, per tener lontani i fuochi del nemico in caso di attacco, che io mi aspettavo da un giorno all'altro.

Ma nel tempo impiegato per andare a ripigliare il cavallo, che lasciò legato ad un albero presso la siepe di cinta dell'orto di Alisa, e per istringere le cinghie della sella, e per apparecchiarsi a montarvi sopra, non potè a meno di udire un dialogo di cui erano, interlocutrici la ottuagenaria e la zoppa, egli argomento.

Dalle lunghissime file dei fanali della cinta, simili a ghirlande tese intorno alla città, altre file di lumi si stendevano dentro e fuori, diritte, curve, incrociate;

e, a pagarne l'usura, l'allargamento delle barriere, quindi dell'odiato octroi, sino alla cinta delle fortificazioni esterne.

Movendosi verso il muricciolo di cinta e la porta d'ingresso, inciampò in qualchecosa di mobile e penzolante;

Esistono ancora nei giardini una rotonda di stile moresco, alcuni avanzi di mura, fra le quali una torre quadrata di gusto bizzarro, rovine di porticati, di bagni, di archi e di cortili, i quali debbono aver fatto parte di una specie di castello cinto di mura, e da questi ruderi è agevole farsi un'idea delle grandi ricchezze che dovevano aver accumulato un tempo le famiglie distinte di Ravello.

La sua torre pentagona, di che resta appena una terza parte, in mezzo alla rocca di cinta essa pure diruta, si elevava gigante e pareva che sfidasse le nubi.

che sopra rimanea distinto di sette liste, tutte in quei colori onde fa l’arco il Sole e Delia il cinto.

e la dama quasi per premiarlo gli concesse di scriverle e di nascondere le lettere in un crepaccio della cinta:

I Shagrissiabs, che si erano radunati in buon numero sulla cresta della cinta, già sgomentati per la perdita della loro artiglieria, al primo apparire delle baionette russe, si erano dati alla fuga attraverso i giardini urlando a squarciagola:

Alzarono a speranza i pietosi animi, smossero, scavarono, trovarono la misera ed innocente creatura nella sua culla cinta di fango e fra orrendi frantumi involta.

E se questo disegno non gli fosse stato ignoto, certo si sarebbe adoperato in tempo a sgominarlo, e avrebbe cansato lo scorno, che gli derivò al cospetto dell'universale, di vedersi pigliare impunemente un forte, e tentar la scalata di un altro, sul culmine della cinta fortificata di Genova.

Ammesso come vero ciò che io son venuto fin qui esponendo sulla differenziazione di questa cinta suburbana, nulla impedisce di supporre che il noto adattamento della Chiesa nelle circoscrizioni territoriali laiche non si sia arrestato davanti a quella.

La casa di Maria rimaneva a poca distanza dall'ultima cinta esterna del castello.

Ora, se i lettori benevoli si degnano di seguirmi su quella torre, che offre certamente la più bella tra le vedute della città, io farò loro assai volentieri da cicerone, e mostrerò che cosa fosse Genova, nell'anno di grazia 1101, cioè a dire centosettantasei anni dopo l'edificazione della seconda cinta di mura.

Attonito, volse gli occhi lungamente in giro, e riconobbe il suo posatoio della prima sera, nell'edifizio fuori la cinta di Nivitti Bel, dove era smontato ad alloggio co' suoi.

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