1531 collocazioni per mar

E quando la fortuna volse in basso l’altezza de Troian che tutto ardiva, che nsieme col regno il re fu casso, Ecuba trista, misera e cattiva, poscia che vide Polissena morta, e del suo Polidoro in su la riva del mar si fu la dolorosa accorta, forsennata latrò come cane;

qual ti negasse il vin de la sua fiala per la tua sete, in libertà non fora se non com acqua ch’al mar non si cala.

l'estate in città! * * * A mille e ventidue metri sul livello del mare, da un monte su cui l'arnica coi fiori gialli dieci volte in un è circonfusa di nebbie, per poi brillare come un oro al sole più raggiante, io figgo giù gli occhi a voi poverini:

Di giorno davasi anche ai più violenti esercizi di corpo, e in mezzo a' distinti della città, il popolo la vedeva per molte ore precorrere a cavallo la spiaggia del mare, darsi talora a così rapida e furiosa corsa da far credere cercasse espressamente i pericoli.

Nulla apparve di fuori però, e passò di tal maniera qualche mese senza che nessun vento straordinario sconvolgesse le onde di quel mare tanto arduo di sirti.

La spugna viva è ricoperta da uno strato di sostanza muccosa, appiccicaticcia, che si corrompe e si stacca dall'animale, non appena questo viene staccato dal fondo dei mari.

Il mal di mare afferra alle budella i cannoni che sussultano con un continuo vomito di piombo.

Anche lei aveva ventisette anni, ed ha lasciati quei due bambini tanto gracili, che il padre dovette andare a stabilirsi in riviera per tenerli vivi coll'aria e coi bagni di mare.

avete fatto un viaggio di mare di due mesi.

onde si muovono a diversi porti per lo gran mar de l’essere, e ciascuna con istinto a lei dato che la porti.

A ben cinque braccia nel mare tuo padre si giace sepolto:

Inghilterra, per fortuna di mare;

Poco lontano da Alkmaar, tra i due villaggi di Kamp e di Petten, dalla parte del Mare del Nord, per un lungo tratto dove si crede che fosse anticamente una delle foci del Reno, la catena delle dune è interrotta, e la costa flagellata furiosamente dal mare che, malgrado le forti opere di difesa che gli si oppongono, s'addentra continuamente nel seno della terra.

destava una sensazione simile a quella di colui che seduto sul lido del mare gode vedere il placido flutto leggermente commosso dalle danze del venticello vespertino, quando all'improvviso, trascorrendo con l'occhio innamorato, incontra legni sparsi e cadaveri, segno della sua ultima tempesta.

Intorno al fatto lo riporteremo tal come lo racconta PLUTARCO, nell'opuscolodegli Oracoli già cessati:«Trovandosi il vascello del pilota Jamo presso alcune isole del mare Egèo, improvvisamente cessò il vento.

Scomparse eran le stelle, scomparsa la luna... sulla superficie del mare cominciavasi a vedere qualche barca spiccatasi allora allora dal littorale... gli arbôri eran cominciati!

popolazione la quale, come vediamo, pel suo continuo contatto con la gente di mare si è improntata di un carattere tutto speciale e bizzarro;

ma piú inanzi fensi, gridando:O traditor, la cruda morte purgherá tutte le tue opre torte! 53 Infino al ciel le grida e l'urla andavano; questa era doppia tempesta di mare! Ad alta voce e' saracin gridavano: Sangue, carne, vendetta vogliam fare! Arme, scoppietti e priete rintonavano, che fanno e' legni in su l'acqua tremare; e non avanza l'una l'altra parte:

Le altre due sorelle Marri, Corinna e Irma, a braccetto, presero per un senteruolo che guidava a un punto ove si poteva godere la vista del mare.

La barca dov'erano i milanesi animata da un vento favorevole e piuttosto forte, potè in un'ora di tempo percorrere un tratto di mare, pel quale, senza aiuto di vela, ci sarebber volute più di due ore, e quanto più si dilungava, l'altre barche, con cui era partita di conserva, si andavan diradando sempre più.

Gli uomini di mare, che, per quanto ho osservato in séguito, sono naturali nemici della tirannide, e per conseguenza grandissimi estimatori della libertà, si appassionarono per me, e tennero per fortunata la ventura di aver potuto sottrarre un uomo alla brutale ferocia di un Barone.

e con l'armata sua nel mar si pone:

solo il morire A tanto affanno, a tanto obbrobrio avanza, freme, e fra l'asprissimo martire Omai di forsennata avea sembianza, Indi con forte piè prende a salire Rupe deserta, che di belve è stanza, Le cui sublimi e solitarie sponde Del mar spumante percotevan l'onde.

Intanto strinsi amicizia con un certo Guasparrino marsigliese, ricco mercante, che conosciutomi delle cose di mare espertissimo, mi propose di governare la sua galera.

Un di quei giorni erano capitati lassù alcuni uffiziali, dai campi alemanni e piemontesi, posti lontano poche miglia giù verso il mare.

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