55 collocazioni per ode

Molti forse non vorranno adottare certe sue spiegazioni, come nel principio della prima ode, dove propone con una nuova punteggiatura una nuova spiegazione.

Egli avea sempre tenuto verso Napoleone ed il suo governo in Italia, così al tempo della Repubblica cisalpina come del regno Italico, il libero e fiero contegno assunto fino dal 1799 con la lettera dedicatoria dell'ode Bonaparte liberatore.

La strofa della settima ode, per esempio, che a primo aspetto si presenta quale una completa novità, ha il primo e il terzo verso formato di un settennario a volta piano e a volta tronco, unito ad un novenario piano.

Il Carducci discorrendo in una nota della sua ode giovanile alla B. Giuntini dice «... mi saltò in capo di mostrare che si potea far poesia religiosa tra pagana e cristiana e anche cristiana pura, ma non manzoniana, e di provare infine che la fede nella forma non c'entrava e che pur senza fede si poteano rifare le forme della fede del beato trecento:

Strano difetto di quell'ode.

Saint-George, Vescovo di Clogher in Irlanda, sopra alcuni dubbj intorno l'antica lira de' Greci e de' Romani, colla spiegazione d'un passo oscuro di un'ode di Orazio.

Il lettore probabilmente ricorda la chiusa dell'ode il Piemonte.

Le sue vittorie contro gli Austriaci a Montenotte, a Millesimo, a Diego, furono voli, quali Ugo Foscolo le enumerò nella dedica ardente dell'ode a Napoleone.

Al gusto e al giudizio nostro tutto il fardello delle sue poesie giovanili, fino all'ode e alla tragedia inclusive, pesa ben poco;

ma qualunque sia stata la ragione che mosse il Carducci, questo nulla detrae alla superba concezione e alla grande bellezza dell'ode.

Sono dello stesso metro, se non in quanto il Frugoni, materialissimo ma pur tecnico rinnovatore di colori e di suoni, lo modificò rendendo sdrucciolo il primo verso d'ogni periodo tetrastico e aggiungendogli cosí pe 'l concitamento dell'ode quell'agilità e sveltezza di mosse che nell'ondeggiamento melodico della canzonetta non potea avere.

* * * * * La contenenza dell'ode è questa.(str.

Oh, i connotati per il passaporto in metafore e in rime! Notammo la derivazione dell'ode alla Pallavicini dal Parini e dal Lamberti.

Sappi tu ancor che solo Io nemico gli fui, che Adelchie m’ode Quel Dio che è presso ai travagliati—Adelchi Al mio furor preghi, consigli, ed anche,[401] Quanto è concesso a pio figliuol, rampogne Mai sempre oppose:

Al disegno perfetto dell'ode corrisponde la forma;

Noi non mancammo, a noi mancò il Destino commiato Del suo primo esitar non va disciolta pur sul tacersi la tentata lode, chè, Sorelle, con duolo intimo l'ode colei che si godea d'ombra raccolta.

Ciò fatto, un fischio acutissimo s’ode echeggiare sul ponte:

Le antiche fogge dell'ode sono scomparse e solo la canzone bucolica si è rinnovata per virtù del Meli.

nella forma nuova dell'ode oraziana.

Di sotto alla patina caduca del frasario mitologico e alle incrostazioni parassitarie della rettorica giacobina, quanta freschezza di sentimento in quest'ode, che fa non a caso ripensare ai Cori manzoniani e a taluna delle più belle poesie del Carducci! Voi che dell'armi al suono impaurite Pace invocaste su le patrie arene, Tenere madri, ardenti spose, uscite:

Talora si sofferma e una sua lode sorridendo susurra, ma piano, che niuno fuor del suo silenzio l'ode.

* * * * * Come aveva chiuso la poetica adolescenza con l'imitazione della tragedia alfieriana nel Tieste e delle canzoni alfieriane nell'ode al Bonaparte, cosí Ugo cominciò alfiereggiando anche nei sonetti.

Il Manzoni riprese poi quest’immagine nell’ode Marzo 1821:

Carbonaro (e mazziniano di poi), egli era venuto a Roma, fuggendo le persecuzioni dell'Austria, con la madre, quella Antonietta Fagnani-Arese a cui i facili amori e la ammirabile seduzione concessero una specie di immortalità per la ode del Foscolo, «Qual dagli antri marini».

e dopo un ultimo grande impeto lirico nell'ode a Garibaldi, in quella per Eugenio Napoleone, e in qualche altra, si è abbandonato all'elegia.

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