121 collocazioni per ritmi

e ciò indipendentemente da ogni singola specie di ritmo relativa a ciascun movimento.

=10.=La periodicità delle emozioni rientra nella gran legge del ritmo del moto.

Era nata quando la poesia del popolo tramontando nella poesia dell'individuo diventava lirica con tutta la varietà dei ritmi e delle passioni.

Come vedete, c'è in noi, non solo varietà, ma caos e urto di ritmi assolutamente opposti, che riconduciamo nondimeno ad un'armonia nuova.

Al Quaglino intanto non si potrà dire che abbia scelto questa libera forma di ritmo perchè il verso non obbedisce alla sua mano.

Si muovono con lento ondeggiamento le teste a 'l ritmo, e su per l'aria aperta in lontananza il pio cantico spira.

assorta in un sogno di felicità, la baronessa faceva oscillare lievemente la testa, in cadenza col ritmo della danza.

Il trattato di Vossio sull'antico ritmo, ove mettasi al confronto del trattato di ritmo di Salinas, scomparisce affatto.

Dev'essere una gran sodisfazione il veder fissata con la musicalità del ritmo, con la precisione della parola, i proprii sentimenti.

3.Bisogna che la sensibilità del musicista, liberandosi dal ritmo facile e tradizionale, trovi nei rumori il modo di ampliarsi e rinnovarsi, dato che ogni rumore offre l'unione dei ritmi più diversi, oltre a quello predominante.

«la coesistenza universale delle forze antagoniste, che produce l'universalità del ritmo e la decomposizione di tutte le forze in forze divergenti, rende anche necessario l'equilibrio definitivo.

La musica è nata nei due paesi dove istintivamente si canta, dov'è naturale ed ingenito il senso del ritmo in Italia e in Germania.

Non sono esse veramente superiori, ma in mezzo a imperfezioni e fanciullaggini si notano idee, combinazioni di ritmo, passaggi da un ritmo all'altro, cambiamenti di tono, perfino lieti motivi, come dettasse un musico.

E questa voce che gridava avanti! questa voce dell'avvenire che tutti aspettavano parve, per un momento, che fosse modulata nella musica del giovane Rossini, ne' suoi crescendo annunziatori, nelle sue squillanti fanfare, nell'ampio modulo de' suoi motivi, nella insolita forza delle sue armonie, nella concitazione veemente dei suoi ritmi nuovi....

non forse dal sentimento che l'arte debba essere la cultura di ogni elemento di bellezza, debba prolungare l'intima necessità del sogno, deriva tutta la fortuna di cui gode presentemente la musica e la poesia che ha temperate le ali dei ritmi a delle idee musicali?

Prima di esporre le nostre ULTIME CONCLUSIONI, voglio dimostrare per mezzo dell'analisi ritmica di alcuni VERSI LIBERI del poeta Paolo Buzzi, come nei suddetti versi l'alternarsi dei ritmi binario e ternario e la formazione dei ritmi misti siano di UNA LIBERTÀ RITMICA assolutamente nuova e come fra verso e verso non esista alcun LEGAME DI SIMMETRIA.

Salinas tesse l'arte dell'antico ritmo poetico da pratico, Vossio parla da oratore con lodi generalissime:

egli è inventore del ritmo, dal suo nome detto Alcaico:

Sembra, tuttavia, che in me oggi sorgano distinte le parole di quel ritmo secondando le pure linee delle imagini ideali.

l'armonia corrispondeva al carattere della musica nazionale, che per la varietà e decisione del ritmo come per la caratteristica delle tonalità diverse non abbisognava dell'aiuto dell'armonia.

Eravamo sommersi da un diluvio di consigli stupidamente paterni, ed era ben giusto che dopo una simile immonda commedia, la folla se ne ritornasse in città, verso il desinare, con ritmo di danza, cantando l'inno dei lavoratori, per accompagnare un secondo feretro:

Come certi poeti lirici amano di moltiplicare le difficoltà del ritmo e della rima perchè il cesello dell'opera loro risulti più evidente e più prezioso, Vittorio Alfieri immaginò una tragedia ridotta alla sua più rapida e secca espressione, dove ciò che si intendeva per tradizione classica non era solamente osservato con riverenza ma anche oltrepassato con una specie di zelo feroce.

un discorso sul ritmo latente della lingua italiana, e sulla potenza del numero:

Ma perché pubblicare ancora una volta quella stampa, in luogo di tentar finalmente l'edizione critica dei ritmi iacoponici, ripetutamente invocata da Alessandro D'Ancona?

vi si rimarcò che la misura, la progressione, l'unità e l'egualità del ritmo erano di un uomo consumato nell'arte, non già d'uno scolare.

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