152 collocazioni per soffitte

ampie ragnatele si erano acquartierate fra le travi del soffitto, e l'unica finestrina aveva i vetri rotti.

poi sembrandomi che ciò mi distraesse dalla solennità del momento, mi ritrassi, e rimasi bensì presso la finestra, ma in poltrona, collo sguardo al soffitto.

e fra i travicelli del soffitto molti ragni tendevano in pace le tele laboriose.

Ma un'altra fata doveva esser sul tetto, poichè questo d'improvviso, in un angolo della soffitta, si scoperchiò quel tanto necessario a far venir giù dal tetto una scala tutta foderata di velluto e coi piuoli di metallo come quelle che adoperano nei circhi equestri per arrivare agli alti trapezii del salto mortale.

Avevo l'aria di uno sbadato, e guardavo, dondolando la testa, gli affreschi del soffitto;

In questo modo Verny venne a scoprire il rifugio dell'artista e all'indomani, salite faticosamente le sporche scale di una casa situata in una delle vie più oscure del Marais, picchiò all'uscio della soffitta d'Armando.

Dalle nere travature del soffitto pendeva una specie di lampadario spento, che sembrava piuttosto un arnese da pigliar mosche, e che si accendeva solo nelle grandi occasioni, vogliam dire allorquando la sala diventava una festa da ballo, e il palco del teatrino si tramutava in orchestra.

nel corridoio delle soffitte.

voci dai palazzi, voci dai tugurî, voci dalle soffitte, voci perfino da sotterra:

Allora, quando fu di ritorno, questo piccolo uomo salì agilmente i cinque piani della sua soffitta, schiuse l'uscio e corse a riveder le sue farfalle, con la medesima tenerezza d'una madre la quale andasse a riguardare la cuna del proprio bimbo.

Intanto quelle fronti giovanili si corrugavano, quegli occhi per solito così gai si mettevano a guardare in alto, come chiedendo l'ispirazione alle ragnatele del soffitto, quelle labbra vermiglie ordinariamente disposte al sorriso si contraevano con uno sforzo penoso, e le mani avvezze a tante piccole furfanterie andavano ravvolgendosi nei capelli.

in verità, era piuttosto don Silvio Vargas che ne parlava, un po' arrovesciato nella sua poltroncina, fumando un pestilenziale sigaro toscano, guardando i delicati fiori dipinti sul soffitto grigio chiaro del salottino.

Una lampada smerigliata pendeva dal rosone del soffitto, un moderatore di porcellana posato sulla mensola del caminetto fra le due finestre rischiarava più direttamente un tavolino portante una scacchiera coi pezzi già a posto.

In cantina in soffitta dove volete... Non andate fuori.

Non ho serbato memoria che delle stelle mobili che si perdevano nell'azzurro del soffitto di cui non si vedeva il fine, e che gettavano onde di luce abbagliante del colore dello smeraldo.

Il sogno era una bella sala con arazzi alle pareti, con un di quei larghi camini del quattrocento che invitavano i nostri antichi all'intimità del focolare, con le lumiere di nitido cristallo penzolanti da un soffitto a cassettoni, con il profumo dei fiori accomodati nelle paniere e nei vasi, con il tepore....

E codesto giardino lo rischiarava una lampada di latta, a tre becchi, che attaccata ad un arpione della trave maestra della soffitta spandeva intorno un lume rossiccio e guizzante, imbalsamando l'aria col profumo dell'olio riarso.

Dal buco aperto del soffitto cascò giù a piombo il proiettile, a pochi passi dal tenente e dalla scimmia.

Donna Letizia Novena torce gli occhi verso la soffitta, mormorando una giaculatoria in latino.

Ma sai che si sta bene qui?gridò l'Ariberti, dopo aver abbracciato con uno sguardo la camera, dal pavimento al soffitto.

Un'ampia corte interna, belle scale in pietra, un salone magnifico, dove era stato eretto un teatrino, molte stanze con soffitti dipinti e pareti adorne di affreschi, ed infine in mezzo ad alcune costruzioni laterali in pessimo stato, una torre in rovina rivelava che un tempo vi era una fortezza e che quel palazzo era stato la residenza di ricchi signori.

(Dalle quattro lampadine che penzolano dal centro del soffitto è piovuto, allargandosi in tutta la stanza, un riverbero bluastro che, mescolandosi con la gazzarra del rosso, suscita un fantastico fluttuare di larve violacee.

A traverso i buchi della soffitta sorride loro il cielo con tutte le sue stelle.

Vi sono figurine di porcellana sugli armadi, tazze e zuccheriere chinesi sopra e sotto le tavole, piatti appesi alle pareti dal soffitto fino al pavimento, orologi, ovi di struzzo, barchette, bastimenti, conchiglie, vasi, piattini, calici, ficcati in tutti gl'interstizi e nascosti in tutti i buchi;

si dondolava sulla seggiola, strappava convulsamente la fodera del cappello e, cogli occhi levati, numerava ad uno ad uno i putti del soffitto, Lalla, invece, gaia e ridente, si godeva a lanciare sul Vharè certe occhiate maliziose, significantissime, che la rendevano ancora più attraente.

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