52 collocazioni per viola

Si screzia nel color delle viole Il trasparente lembo boreal.

Così pensando, o qualche cosa di simile, Ariberti argomentò che quella gentile apparizione e quella muta corrispondenza di sguardi, sarebbero state una memoria per lui, soave ma fuggevole del pari, bella ma senza profumi, come la viola del pensiero che si chiude a ricordo tra le pagine di un libro.

guarda queste unghie colore di viola; guardami qui in mezzo della fronte, e vedi il segno espresso ove ha deposto il suo bacio la morte.

Gli amori misteriosi delle piante, le simpatie che governano il mutamento dei colori nei petali della viola del pensiero, o della camelia, iniziano meglio d'ogni altra cosa al segreto lavorìo delle passioni.

Nello stesso momento la voce pura e leggiera d'una cantante che rallegrava i convitati, fortificata dagli accordi della viola sulla quale si accompagnava, dominò i rantoli dell'uragano, e risuonò fino in quella funebre stanza.

ma Saffo dalle chiome di viola, dal dolce sorriso sublime è la sorella maggiore d'ogni poetessa vera (scarsa famiglia), è anzi il tipo ideale, in marmo pario illuminato in lontananza dal sole, della poesia femminile.

e, poichè il movimento alterò un poco il sonno, tra le palpebre a pena a pena sollevate apparve un lembo d'iride e scomparve nel bianco, quasi come una foglia di viola nel latte.

Prima d'indossare il suo mantello d'ombra che lo avrebbe affondato tra le altre ombre, tenebra nella tenebra, il bosco si rivestiva d'un manto di viola in cui vibravano gli ultimi riflessi del sole e poche pagliuzze d'oro pallido.

giocava d'arco con gesti rapidi, premendo su 'l piè della viola il mento aguzzo, martellando le corde con le dita contratte, ostentando un visibile sforzo nell'azione del sonare, come fanno i macacchi dei saltimbanchi nòmadi.

Chiari i segni de 'l ciel zodiacale a lei giran la chioma di viola.

Poi venga, forse un'alba forse una sera, come l'improvviso fior bianco di Espero contro cieli di viola e di fiamma, qualcuno con squillante riso, una giovine meraviglia, una divinità duplice, e ci annienti nel suo abbraccio, oh sapore di vita conclusa!

E, mentre le sue dita si bagnavano, mentre la creatura estenuata gli singhiozzava presso il cuore, guardò la proda discosta, guardò la sterpaia costellata di fiori, la luna rosea sospesa su la collina di viola, il fuoco morente d'una nuvola sul colosso di San Giusto;

La sola scuola romana, di cui n'è fondator Corelli, ha prodotto non che istromentisti, ma in compositori ancora pel violino i più grandi artisti di cui vantar si possa l'Italia dopo la prima metà del diciottesimo secolo.

alcune sonate per cembalo, ed un concerto per viola.

Questo non è però ancora il moderno, sostituendo la viola di gamba il violoncello e questo il contrabasso o basso di viola.

Presso il volto della morta vedo un altro visetto con gli occhi aperti, sorridente, un visetto da bimba, che il cumulo delle viole m'aveva di prim'acchito nascosto.

3. Dissertazione pratica sulla viola di amore, e i miglioramenti che recar vi si possono; 4.

Abbiamo esperienze che ci convincono che i pecchioni sono quasi indispensabili alla fecondazione della viola del pensiero (viola tricolor), perchè le altre api non vi si arrestano.

Un altro segno di ricognizione a lui diede poi la natura in una macchia che par proprio un fiore di viola mammola sopra una spalla.

Il suo lucignolo allungato e curvo portava in cima un carboncello che aveva la forma d'una viola stillante una pioggia di faville incandescenti.

esatte, regolari, e contenevano un loro profumino delicato, e la loro immancabile enorme viola fresca del pensiero, fermata con uno spillo e un nastrino all'angolo superiore sinistro.

Che mai direbbono i cantori di gaia scienza, se alzando il capo dal sepolcro, vedesser l'opere loro incastrate nelle inflessibili cerchie della scuola, essi che recitavano i bei fatti e le imprese con la viola o la ghironda tra mano, come il fedel Biondello di Riccardo I....

e tutto era circonfuso da quella luce di viola, che partendo dai morenti sprazzi sanguigni del cielo, sfumava e si perdeva in toni infiniti di bigio e di ferrigno.

e la bufera, che schianta la rovere sopra il dorso della montagna, usa mercede alla viola nella vallata... Io sono vecchio....

E così, contemplando il sole che tramontava, inebbriandosi nell'odor delle viole di primavera (che era appunto sul finir dell'aprile), esalò l'anima soavissima fra le braccia dello zio e della vecchia sua Filomena.

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