243 collocazioni per invidiare

Io invidio la sorte del mendicante ebreo, cui i cani mordono all'uscio nostro:

Credo che se un giorno passando per via aveste veduto far ressa intorno ad un pagliaccio e ammirarne le capriole, avreste invidiato la gloria del pagliaccio.

che vedendo per tutto regnare la tranquillità e la confidenza, la consulta rivolse lo sguardo sulla patria, e non potette resistere ad invidiare per lei la felicità di cui era venuta ad essere testimonio.

Ce n'è tante che, senza cercar altro, si vendono per un po' d'oro, tante che invidiano forse questa fortuna!...

La sua famiglia, congiunta per mezzo d'una triplice parentela con quella di Teodosio, invidiava la condizione dell'infimo contadino.

Qualche volta abbassando lo sguardo all'altezza della propria posizione invidiava le povere donne, anche le più miserabili moralmente, che vivendo nella lotta potevano esaltarsi delle proprie passioni.

Molti debbono aver invidiato dal più profondo dell'anima quella gioia;

E tutti ad invidiare il fortunato sultano che accendeva quel sole nelle notti del suo harem.

e lo stolto Perse forse era un ozioso perchè invidiava il fratello Esiodo, che faceva il poeta.

pure quanto invidiò con tutta l'anima ad Alberto il suo amore e come avrebbe rinunciato a tutto per un giorno solo della vita dell'amico!Ma questi, cui ora l'amore più non bastava e ch'era pieno di desideri insoddisfatti di lavoro, lo invidiava a sua volta ben più profondamente.

Egli si struggeva di non poter far nulla, invidiava gli operai sudanti a mettere in piano il carro, si torceva le mani per non poterle adoperare com'essi, per non potersi cacciare sotto le ruote a rimetterle a posto, con la febbre di veder rimossi gli ostacoli, quel primo ostacolo.

Confondeva la dignità colla superbia, e segretamente invidiava la signora fino a volerle male.

come la Irlanda, oppressa dalla signoria di razza sopra razza e di religione sopra religione, rimanesse veramente membro dell'impero britannico, ma membro putrido e storto in guisa da non aggiungere forza al corpo politico, e da essere perpetuo argomento di rimprovero in bocca di quanti temono o invidiano la grandezza dell'Inghilterra.

Mentre prima egli invidiava l'animale incosciente e a più forte ragione, perciò, avrebbe dovuto invidiare la materia inerte, ora afferma che tanto l'uomo vale quanto è lontano dalla informe materia!

Cotal invidia il vizioso antico, come è scritto, alli giovani porta, in quel che senza posa egli è inico.

Quando Flavia era al ballo, sapeva che nella strada buia e solitaria vi era un uomo che fremeva d'impazienza, che invidiava anche l'ultimo servo di quella casa inondata di luce.

In verità non c'era da invidiare il sonno del futuro imperatore.

Ma a quando a quando, egli svagava l'occhio dalla finestra, socchiusa per non essere visto, e invidiava la sorella che andava incontro al padre per la viottola, al tramonto.

Io non vi invidio punto, angeli santi, Mentre ho davanti i lumi almi e sereni, Di cui convien che sempre scriva e canti.

e Sangiorgio invidiava questo morto.

Io invidio il suo nome!

Io l'avevo imitata, e le invidiavo quella forte fede che le permetteva di rivolgersi all'anima di mio padre con assoluta certezza di essere udita, e di ricevere un'interiore risposta da lui, valevole quanto quella che avrebbe potuto uscirgli dalle labbra se fosse stato ancora vivo.

Ne invidiò la rassegnazione, ma l'ascrisse a stupidaggine;

Nella mattina la Virginia aveva discorso della Pasqua precedente quando noi ci preparavamo alle nozze, così lieti da non dover invidiare i più gran re della terra.

E mentre mirando Que' ricchi malvagi Il volgo fremente Che invidia lor agi, Esagera, infuria, Invoca dal Ciel Su tutti i felici Sanguigno flagel;

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