199 collocazioni per respiro
il negro, che sia sfuggito al flagello del piantatore, non respira con tanta voluttà l'aria delle selve, quanto una coscienza, che si snodi da un'abbiezione morale e torva, cerchi di tornare alla stima di sè stessa.
quelle mura, quegli archi, quelle vie, prendevano luce d'allegrezza dal pensiero che un'amata creatura vedeva con noi la medesima scena e vi respirava le medesime aure vitali.
Voglio respirare il profumo della tua camera, un minuto solo....
Abd-el-Kerim, nel sentirla appoggiata così mollemente sulle ginocchia, nel sentire la lunga e nera capigliatura sferzargli il volto, e talvolta circondare e arrestarsi intorno al suo collo, nel respirare l'ardente alito di lei, nel guardarla, provava delle emozioni così strane, così voluttuose, così dolci, che parevagli talvolta di sognare.
Erano molti anni che l'Elia Corvino non respirava un'atmosfera pari a quella, e come si trovò avvolto fra tante cappe e robe e rasi e croci e gemme, pensando a quel ch'esso era veramente, e a quello per cui la natura lo aveva espressamente formato, si rodeva in sè stesso, e tanto più si rodeva in quanto pensava che, colla ricchezza fisica, se n'era ita anche la ricchezza morale;
di respirare una boccata d'aria su quella torre di Babele, assistendo da un gradino della scala sterminata al lavoro immenso, confortati dal dolce pensiero....
Tu incontri dappertutto e monti e laghi e pianure, ma non trovi la collinetta aprica su cui solevi ne' tuoi anni felici respirare la fresca brezza della mane, assistere allo spettacolo stupendo del sole nascente.
Una sera di estate, mi rammento, io sono escita sulla terrazza della mia villa, lasciando nel salone tutti i miei invitati, cercando un po' di pace nella fresca notte, volendo respirare l'odore inebbriante dei bianchi gelsomini del giardino:
Come sarebbe bello starcene tutti e due sul tuo balcone, al quale ci si affaccia in abbandono, a respirare amore, dolcezza imprecisa, fino al momento in cui la penombra intima della camera ci chiama nei cantucci verso una delizia più precisa, verso un maggior piacere acuto e intenso!
Piegavano gli steli in torno, ed ella respirava il vento: vento di libertà, di giovinezza, soffio di primavere sepolte, belle come messaggere di gloria, piene d'ali e di bufere vïolente e d'immemore dolcezza!
E andava là, di giorno in giorno, vivendo così del suo nuovo amore, che gli pareva il primo ed il vero, senza parlare, senza desiderare di più, respirando tacitamente le fragranze del fiore divino.
Dovunque si beve e si respira il soffio, la bava di innumerevoli cani arrabbiati!
Mi pareva di respirare libertà, innocenza e vita.
E Martino Grunewald assicura che due individui furono colpiti da alienazione mentale per aver respirato, in una farmacia a Dresda, il fumo dei granelli di questa pianta che vi si bruciavano.
pianura che pochi anni prima era stata sanguinoso teatro di desolazione e di stragi, e che respirava di nuovo la pace e la tranquillità.
La folla era tanto compatta, che il libero esercizio delle braccia mi era interdetto,... Gran mercè che in quel travaso di liberalismo popolare mi fosse permesso di respirare tratto tratto....
Ecco, e respiro il noto odor di polvere e di tintura, odo la danza ritmica dei telaj dietro alle finestre nere, e canti uguali a bibliche preghiere.
Lasciamo di coteste infamie, e di coteste miserie, leviamoci a respirare un aere piú puro, e poiché di siffatta potenza ci erano i cieli cortesi, sorgiamo a meditare le bellezze ideali, circondiamoci d'illusioni, c'inebbriamo di gloria se di felicità non possiamo.
De Nittis la considerò a lungo, respirando quasi involontariamente la poesia dolorosa della sua figurina.
le narici calde si aprivano, quasi palpitassero ansiose di respirare la voluttà.
Ogni gesto, ogn'inflessione di voce degli abitanti, e anche la maniera della prosodia nelle sillabe conversando, respirano l'armonia e la musica.
Esercito i miei poveri muscoli arrugginiti e fo respirare i polmoni attossicati, all'aria aperta!
la Violetta, che una sera, d'improvviso, era saltata a piè pari dal proprio trono vendereccio per infilare il braccio di Alfredo, e fuggire con lui in campagna a respirare l'aroma della terra;
no il mio cuore non può esserti ingrato, se ei respira solo perchè tu gli ministri l'aura di vita... ma che ei giammai non si divida da te:
Nello stesso tempo, e solo qualche passo più in là, diviso appena da leggere pareti, un uomo afferrato già dalla morte vera, da quella bieca e putrida che porta indosso un lenzuolo per coprirsi le costole nude, sussultava in un sonno angoscioso, respirando a fatica il lezzo del suo proprio respiro, con la fronte che si bagnava di uno stillar gelido, l'anima che si rompeva in un tormento senza pace:
