36241 frasi di esempio con roma

È facile, che dimani, o posdimani, io parta per Roma, se non sorgono impedimenti.

Bisognerebbe provare che la «Santa Repubblica» la quale ci lascia freddi quando la sentiamo invocata su certe gazzette e in certi discorsi, non è un'alta concezione artistica quando il poeta ce la personifica sui colli di Roma, incontro al sole, che declina, tendente le braccia materne al moribondo Goffredo Mameli.

Dopo quel primo fervore di morale rigenerazione egli sente levarsi dalla sua coscienza una voce dolcemente autorevole che lo chiama alla pittura, e il marchesino diventerà povero artista, lascierà la patria, la famiglia, gli amici per recarsi in Roma a correre solo il difficile arringo dell'arte, ad incontrare Dio sa che disagi e traversie.

Ecco, per es., descritta Roma antica negli eccessi della sua strapotenza tirannica, ebra e lasciva, punita poi dalla invasione dei barbari:

Qui l'autore comincia a seguire l'illustre e sventurata famiglia nelle sue peregrinazioni in Francia, attraverso gli orrori delle guerre di religione e finalmente a Ginevra, ove prese stabile dimora con tanti altri esuli italiani, i quali riparavano in quel tempo fra le mura della Roma protestante dalle persecuzioni del Santo Uffizio, che omai infieriva in ogni parte della penisola.

Fra i documenti ve n'ha uno di somma importanza che l'autore ha il merito d'avere rimesso in circolazione, togliendolo dalla Biblioteca del principe di Piombino in Roma.

È una descrizione stampata nel 1572, della solenissima processione fatta dal Sommo Pontefice nell'Alma Città di Roma per la felicissima noua della setta Vgonottiana con la iscrittione posta sopra la porta della Chiesa di San Luigi etc. Nella suddetta «iscrittione» poi Carlo IX è paragonato all'Angelo mandato dal Dio degli eserciti a sterminio degli eretici e perduelli:

Con meno ingegno e con un senso dell'arte meno fine ed elevato, Giuseppe Giusti riusciva uno di quei conservatori grettamente chiusi nelle loro italianità e ombrosi di tutto ciò che varca appena di un pollice la tradizione classica e il sacro suolo di Grecia e Roma, dei quali non resta oggi in Italia che qualche raro e vecchio superstite tra maestri di rettorica;

Chi consideri l'accortezza e la prudenza con cui Venezia seppe uscire dai litigi con Roma e dalle insidie di Spagna deve dar lode alla Repubblica.

La vecchia repubblica seppe ancora trovare consigli audaci e opere gagliarde, e dal 1645, per ventitrè anni continui, seppe combattere, senza posa, battaglie marittime da giganti, rifulgenti d'eroismi, che hanno qualchecosa del leggendario e non sono vinti in paragone dai più memorabili fatti di Grecia e di Roma.

e gli orrori, e gli strazii del sacco di Roma, nel '27;

Che cosa infatti volessero gli stranieri, imperiali o regii che si fossero, sapevano ormai nel 1551 Brescia, Genova, Prato, Roma, Firenze:

Eppure le terzine della Romae lamentatio, le ottave della Presa e lamento di Roma, il Successo di Pasquino, che parlò allora sul serio, e gli altri componimenti di quella occasione, narrando, piangendo, invocando, non toccano l'animo:

Soltanto il Berni e il Guidiccioni piansero Roma degnamente.

Ma quanto più caro, noi lo sentiamo, quanto più caro alla tua ombra placata, o padre della scienza italiana, quanto più degno e della scienza e della patria, che il tuo pensiero abbia oggi l'omaggio del culto nazionale nella Edizione (così ella risponda alla grandezza dell'assunto!) nella Edizione delle tue opere che porta in fronte, col tuo, il santo nome d'Italia, scrittovi, e scritto in Roma, dalla mano auspicatrice del Re d'Italia!

In una calda giornata del giugno 1624, il cavalier Giambattista Marino tornava a Napoli, dove era nato nel 1569, e donde era stato lontano molti anni, dimorando molto a Roma e moltissimo in Francia.

Adriano, passionato per le arti, in cui egli medesimo esercitavasi, trasportava o faceva copiare quanto vedeva negl'incessanti suoi giri; di molti edifizj abbellì Roma e la Grecia, e d'un anfiteatro Capua.

quali ad una sola apertura, come quel di Tito a Roma, e di Trajano ad Ancona;

Insomma se la Grecia nocque a Roma per la filosofia e pei costumi, giovò per le arti.

e v'ha chi crede che i capolavori tramandatici dall'antichità, salvo i modernamente scoperti, sieno copie eseguite a Roma, e che colla perfezione dell'originale vi si senta l'inferiorità del copista.

Nerone cominciò un cavo arditissimo, che per censessanta miglia dal lago d'Averno doveasi congiungere da un lato col lago Lucrino e il golfo di Baja, dall'altro con Roma per le paludi Pontine.

Roma piantava sopra un labirinto di fogne, onde urbs pensilis la chiamava Plinio;

Più di ottocento bagni contava Roma sotto gli Antonini, di cui erano principali quelli d'Emilio, Cesare, Mecenate, Livia, Sallustio, Agrippina.

ed otto ne avea la sola Roma.

All'unità, cui Roma aspirava, d'importanza suprema riusciva il costruire strade;

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