e non mi fosse venuta l'idea di sviarlo pregando Bissi di leggermi altri capitoli del suo romanzo.

Non mi dici niente?domandò Bissi, dopo alcuni istanti di silenzio.

Bissi non osava di dirmi una parola di conforto.

Finchè Fausta era restata a letto, ed io avevo avuto la distrazione della compagnia di Bissi, l'irritazione che mi sconvolgeva l'animo per la delusione sofferta aveva trovato facili momentanee diversioni.

Un pomeriggio Bissi entrava nel mio studio col viso raggiante di gioia.

Durante la settimana, la partenza di Bissi mi aveva lasciato libero di abbandonarmi tutto alla mia desolazione.

Anche Bissi sarà con noi.

Domandi a Dario che risate facevano lui, il fratello di lei e Bissi ogni volta che infliggevo ad essi la lettura di un mio aborto....

In quei giorni mi arrivava il nuovo romanzo di Bissi con la dedica affettuosissima a Fausta e a me, augurando che il bel sogno dei nostri cuori diventasse anche più bello nella realtà.

La lettera di ringraziamento che Fausta scrisse a Bissi era un capolavoro di grazia e di finezza epistolare;

Bissi era accorso, appena conosciuta la mia disgrazia.

Bissi, mio ospite, non mi abbandonava un solo minuto.

E non si annoia in quel paesetto di confine?domandava a Bissi.

Povero Bissi, se avesse potuto immaginare che male mi facevano al cuore quelle sue parole pronunziate con intonazione indefinibile, tra seria e scherzosa!

Bissi poteva benissimo rassegnarsi alla solitudine della sua vita di provincia.

anche Bissi sarà qui.

In quel momento il cameriere mi annunciava la inaspettata visita del Bissi.

Ha voluto conoscere un altro lato della vita,rispose Lostini a Bissi che mi guardava stupito.

No, Dario,fece Bissi.

Dalla crisalide della contadina era già uscita fuori la splendida farfalla che Bissi non si saziava di ammirare.

Penso alla tua nuova Fausta,esclamò Bissi, scotendosi tutt'a un tratto.

Che trista visione, caro Bissi!

Caso mai?...ripetè Bissi, con accento di vivissima curiosità.

No, Bissi, sono giusto.

Bissi non disse nulla.