3035 frasi di esempio con feste

Così giulivi si menavano i giorni dell'autunno fra le feste della campestre innocenza.

dono elegante e gentile, di cui fa cenno il Sansovino nella descrizione delle feste fatte all'anno 1557 per la incoronazione di Zilia Dandolo, consorte al Doge Lorenzo de' Priuli.

se i paesaggi del Ben Lewis, del Ben Lomond, del Ben Nevis, del Cruachan si sviluppavano rapidi, profondi, incantevoli, viventi, armoniosi di tinte e di forma... ratto, Sergio e Regina s'invitavano scambiavolmente a quelle feste della natura.

Le feste cominciarono.

ISAOTTA NEL BOSCO «Eranmi schiavi li astri in lunghe torme; «e in tal regno le feste ho celebrate «de' suoni de' colori e de le forme.

«Altre plaghe ho regnate! «Eranmi schiavi li astri in lunghe torme; «e in tal regno le feste ho celebrate «de' suoni de' colori e de le forme.

Intanto preparati a ballare, che già come tutti i salmi finiscono in gloria, così tutte le feste dove c'è gioventù finiscon col ballo....

Era il cammino per la quantità degli uomini affollatissimo ed i balconi pieni di gente, come suole accadere nelle pubbliche feste.

E a quella, e ad altre feste doveva esser presente la moglie di Raimondo Zuliani, autore glorioso e dissennato della felicità del suo caro Filippo.

Per questa parte probabilmente che i fanciulli da lungo tempo hanno preso alle feste nuziali, la tendenza nei loro giuochi ad imitarle.

«Nelle feste che si faranno di nozze, come di compagnie, et di cadauna altra, siano del tutto prohibiti li festoni a porte et fenestre come in ogni altro loco, possano usarsi tamburi, trombe squarzade, et simili instrumenti, meno alcuna sorte di codette, o altra artiglieria.

gli scrittori periodici, che si credevano obbligati a dare le notizie dell'Italia nei loro giornali, per lo spazio di quarant'anni non intrattennero il pubblico che intorno a dispute teologiche, ad alcuni nuovi regolamenti fatti da' principi di loro motu proprio e senza consultare i loro popoli, di feste, di matrimonj, di funerali e di viaggi de' sovrani.

Il severo palazzo dei conti Leopardi fu poche volte lieto di così gaie e magnifiche feste come nel 1777;

Così dopo le feste lietissime suonò sollecita l'ora del lutto per l'antico palazzo, per la giovine signora e pei teneri bambini, fra i quali quella che ne patì di più fu forse la Ferdinanda, intelligente ed affettuosa più che nol comportasse l'età;

Difatti, calcolati i viaggi, le assenze, le emicranie, le grandi feste, le grandi circostanze, i giorni diventano un ritrovo vano e vuoto, di persone indifferenti, non è vero?

Un altro inconveniente delle grandi feste o piccole, è che esse vi espongono alle critiche più amare, più aspre, più crudeli dei vostri invitati.

tanto più, se si è nella grande stagione dei ricevimenti e delle feste.

Nelle feste di Corte, purtroppo, ciò non è possibile ed è questo uno dei difetti della Corte, che non può fare, essendo un ente impersonale, certe esclusioni:

E per arrivare fra noi, nei balli del Quirinale, lo sciame delle giovanette era così bello, così giocondo, così disposto a divertirsi, che formava, a esso, tutto, tutto il brio di quelle feste, dove, naturalmente, le dame, mature e giovani, andavano per parata, per mostrare la loro beltà, le loro vesti, i loro gioielli e per ricevere una simpatica parola da Sua Maestà la Regina.

La nostra Graziosa Signora Margherita amava molto tutto questo elemento giovanile, lieto, nelle sue feste, ed era contenta quando qualche altra fanciulla compariva nella vita mondana romana, ad accrescere il simpatico e vivace reggimento delle ragazze danzanti.

esse debbono, al ballo, rappresentare la suprema beltà, la suprema squisitezza, ma debbono passare a traverso le feste come Dee, non saltellare, come le fanciulle.

Oltre le cinque pomeridiane, non si celebrano feste battesimali:

Ed è naturale che i grandi pranzi e le feste e i balli a Corte, in questo ultimo tempo, fossero eliminati e si facessero solo per ricevere un sovrano amico:

È questa l'età in cui una signorina è presentata in società, può partecipare a feste di battesimo, di matrimonio, balli ufficiali e balli di Corte:

le madri si menavan dietro le figliuole, mentre i garzoncelli, nel loro bell'abito delle feste, correvan saltellando, come vispi capretti, sulla riva e pel greto;

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