la misurata e non istudiata commozione nelle scene capitali del terzo e del quarto atto, arrivarono a ciò che, in gergo teatrale, dicesi una vera e propria creazione.

È il gergo del pettegolezzo.

Impetrò egli lettere commendatizie da Silvano a varii personaggi di corte, e poi ritenuta la sottoscrizione, e scancellate con pennello le altre lettere della pergamena, vi scrisse ciò che volle, cioè delle preghiere in gergo ad essi suoi amici, per essere aiutato a salire dove la fortuna il chiamava.

e nasconde la terza sotto una frase di gergo misterioso, quasi temesse la conseguenza della sua scoperta (Biographia britannica, vol.

I patriotti scrivevano nel gergo gonfio, servile, e schifoso di quei tempi, che «superbo dei riacquistati diritti scorreva per le vie il genio della Liguria, e scrivea sulla fronte ai liberi cittadini la bella immagine di un fortunato avvenire».

una lingua bellissima contaminata con un gergo schifoso;

e al contrario gli scrittori arabi traggono la etimologia dal loro vocabolo berber, che significa borbottare, e diconlo anche di parlare in gergo rozzo e straniero.

all'infuori d'un semplice o svergognato, che con gergo cortigianesco appose il tumulto del borgo a prosperità soverchia del popolo.

teorie e gergo molto ovvii, che rivelan sempre il tiranno di buona scuola.

e quando gittavan la maschera, teneano apparecchiata una fortezza, “Casa del Rifugio” la chiamavano in lor gergo;

Sa'îd-ibn-Hosein, di questa gente, tenea la fila della gran trama in Selamîa, quando Ibn-Hausceb, dâ'î del Iemen, pensò mandar nell'Affrica Settentrionale chi dissodasse il terreno, come diceasi nel gergo della setta.

quel che ora nel gergo militare pedemontanamente dicon bagna.

In questa breve poesia un Irlandese si congratulava con un altro suo concittadino, in un gergo barbaro, pel prossimo trionfo del papismo e della razza milesia.

usare ai caffè e ai ritrovi, bazzicare passeggi e fin teatri, educarsi sui giornali a cianciulliare di politica col gergo liberalesco;

Richiesto dal Macé di dire la sua opinione sull’assassinio della Hache, risponde, in gergo, che l’autore è un figlio naturale della vittima e di una persona alto locata:

estrasse, dai dialetti, dall'anticaglie, dal gergo furbesco, dalle parole passate in disuso, dalle lingue straniere;

A furia di voler cesellare, brunire, ricamare e dipingere, e pretender dalle parole l'odore delle cose, e ingegnarci di rendere tutti i suoni, ci siamo formati un linguaggio convenzionale, un gergo letterario nostro proprio, tutto stelleggiato e ingioiellato d'immagini, tutto tremolante di pennacchietti e di frangie, che non potrà piacere a lungo perchè non è la bellezza, ma la moda, non è la forza, ma lo sforzo;

Ed è pure notevolissimo il suo linguaggio, scolpito e colorito, con certe screziature di lingua popolare, ricco d'una quantità di termini insoliti e di modi del gergo teatrale, svariatissimo come è in tutte le persone dotate di un forte senso comico, che hanno bisogno di raccontare, di descrivere e d'imitare.

A me sembra che senza gergo possa intendersi di vere donne raccolte in lieto gruppo per le già dette feste.

si dice in gergo per non saper niente;

=Il cappel di cotenne= in giocoso gergo è il capo.

=Per gire ec.= pare un gergo che dinoti esser la sua passione tornata in sugo;

vil gergo di stronzo, di cui è moglie la natica.

Sta colla =landra=, e parla in gergo di quanto fu con lei prodigo e largo.

Forse è gergo frall'uno e l'altro.