192 frasi di esempio con penzoloni
Era in quella vece andato a sedersi, o, per dir meglio, era caduto sopra un divano, rimanendo mezzo arrovesciato, come una nave che mostri il fianco scoperto, con un braccio penzoloni, il capo chino e gli occhi sbarrati che guardavano il pavimento.
e le tre caravelle dovettero restarsene tutto quel giovedì, ed anche il venerdì, con le vele penzoloni.
D. NZULU (seduto, curvo con le braccia appoggiate sulle gambe a penzoloni, tentennando il capo cogli occhi socchiusi)Assai....
Vi si strascinò, vi sedette, le gambe penzoloni nell'abisso, ed aspettò la morte.
e andava accanto a Riccardo Joanna, timidamente, impacciato, con le mani penzoloni, guardando le botteghe.
gli occhi, schizzati fuori della fronte, giù penzoloni per le gote, i denti sparsi su la terra come granturco pei polli... io diventata oggetto di ribrezzo;
e si narra di un giovane ventenne, il quale portava penzoloni da un anello saldato intorno al braccio manco ben dodici di queste capelliere svelte di propria mano dal capo dei suoi nemici; giovanetto di belle speranze senza dubbio costui.
Perchè? chiese Costantino, col capo curvo, le braccia penzoloni e le mani aperte.
Uno, solleticato sotto il ginocchio dall'uomo che lo portava, rideva contorcendosi, con un'ala penzoloni.
Si mise a sedere sopra un covone, accanto all'uscio, colle spalle al muro, le mani penzoloni tra le gambe.
Carlo, il primo nominato, chino il volto come in grave pensiero, si passava fra le dita il fischietto di zinco penzoloni a un occhiello del corpetto;
non si distinsero più che due pareti bianche, formate dagli accappatoi, sui quali ondeggiavano penzoloni le teste coi capelli svolazzanti, due pareti circolari, aggirantisi come sopra un perno segreto, rapite da una bufera insensibile.
Se l'ardore del Sole schiantava le tavole tanto che un pelo di luce passasse, ecco di subito calafati e falegnami, che penzoloni imbracati con corde inchiodavano, sverzavano, ristoppavano la fessura:
abbrancata la traversa ci si appoggia con le costole restando con le gambe penzoloni;
Che Lella possedesse anima e nervi di bronzo, non importa ch'io dica, nondimanco cotesti occhi penzoloni le mettevano paura;
ma là, in fondo, dentro, si dissimula, nel volto ora, un'onesta smorfia di cavallo in riposo, ora il muso di un asino restio, ora, un cranio di cane dalla fronte piatta, dalle orecchie penzoloni, ora un ghigno di porco in grassa, spesso, anche l'aspetto di un toro stupido e brutale.
penzoloni come un salame....
ed io ero per isvegliarlo, quando mi trovai precipitato nel fondo di un fosso, col vetturino sopra la mia persona, e sopra di noi la carrozza trabaltata e la testa del grasso penzoloni dallo sportello, e strepitante in sì disperato modo che pareva fosse in mezzo al fuoco;
Qui seduto sul davanzale della finestra con le gambe penzoloni al di fuori, senza scarpe e senza calze il capitan generale del popolo, arbitro della vita e della morte, con una daga o un moschetto tra le mani, dava ordini, spediva provvigioni, e disbrigava gl'innumerevoli memoriali, che sulla punta delle canne o delle picche dalla strada gli si presentavano[90].
E ce n'erano a migliaia, a milioni, tutt'intorno, di quei chiodi d'oro e così, dall'uno all'altro, non staccandomi da un chiodo se non avevo afferrato l'altro ben bene cominciai a camminar per il cielo penzoloni alle stelle e c'era tutt'intorno una gran luce, una luce immensa, come quella del sole, ma più bianca, più fredda, una luce d'argento e non una luce d'oro.
Teneva gli occhi fissi su 'l coltello, senza dire niente, con la bocca semiaperta, con le mani penzoloni lungo i fianchi, come un idiota.
Lui si lasciò fare, le braccia penzoloni.
Gli s'accostò barcollando e, col fiato puzzolente, le braccia penzoloni, gli si venne a metter sotto al muso:
Andò a sedere sul tavolaccio e nascose la testa nelle mani puntando i gomiti sulle ginocchia, le gambe penzoloni.
Ella guardava a terra, con le braccia penzoloni, addossata alla tavola.
