Hor donque oprar altr'arte, al tutto intende Sotto sopra volgendo, ogni quaderno Fin che a me de lo inferno:

E picchiava col dorso della mano sul quaderno deposto su le ginocchia.

Il signor Van-Spengel riprese in mano il quaderno, e svoltata la prima pagina, lesse:

Piú che cinque lire costava ogni quaderno spedito nel Belgio al De Potter;

Le quali cose messe insieme facevano sí che il Vieusseux godesse di certi agi e vantaggi non isperabili altrove, tra' quali per esempio che non articolo per articolo ma l'intero quaderno già pronto presentasse al censore;

IL QUADERNO DELLA ZIA.

Mentr'egli si chinava sul quaderno d'uno studente, dall'estremo opposto della panca sorgeva come un miagolio di gatta in amore;

che ogni qual volta ricercaste sullo scrittojo un libro, un quaderno, un cucito o l'albo dei francobolli, il mio nome v'avesse a dar nell'occhio.

Egli ha sempre un quaderno di mio nelle mani;

e con tal mio diletto e sorpresa che il giorno dopo, per prova, ripreso quel quaderno, volli persuadermi se un fenomeno letterario così insolito per me, fosse tornato a ripetersi.

Un giorno apersi il quaderno e vi lessi, fra le altre, le dediche seguenti:

Il giorno che ricevette il suo congedo, scribacchiò non so quante ore nel suo quaderno colla stessa tranquillità degli altri giorni.

Un quaderno dunque!

Conosco uno che oltre al notare parole e modi nel suo gran quaderno a colonne, li scriveva, via via che gli occorrevano, sul margine dei libri, sulle buste delle lettere, sulle assicelle degli scaffali, sulle porte, sui muri, sui giornali;

e aperto così a caso il quaderno, lesse i versi, rimasti celebri, dello stupendo coro:

ma restava, inesausto come il sole e il pensiero, il Quaderno.

Ricordo che il quaderno di una delle materie meno omicide — la topografia — era fatto a domande e risposte, esattamente come i catechismi della dottrina cristiana e gli opuscoli di propaganda socialista:

spesi in quella copia lire sessanta, che segnai sopra un candido quaderno come la prima spesa e insieme il primo atto effettivo della mia creazione.

Non era ancor della citade uscita, Che Malagise prese il suo quaderno:

sul davanti a pochi passi dall'uscio stava il pianoforte aperto, con un quaderno di musica spiegato e con due candele spente sul leggìo.

La maestra, — una buona madre di famiglia, che, di nascosto, mentre faceva lezione, rimendava i panni dei suoi cinque figliuoli, — osservò, a traverso i suoi occhiali verdognoli, il viso mutato della ragazza, e per distrarla dalla tristezza, senza domandargliene la cagione, la chiamò a leggere il componimento sul quaderno, come solevan far tutte, accanto al proprio tavolino, mentre essa seguiva la lettura sulla bella copia.

Le mancaron quasi le forze quando si trovò là, sola, in faccia alla scolaresca, col quaderno aperto fra le mani.

La voce le si spense, le salì al viso un'onda di sangue, le tremò il quaderno fra le dita.

All'improvviso, con un atto impetuoso strappò il foglio dal quaderno e lo gettò a Maria Cinzano, che, stupita, lo afferrò per aria e lo fermò sul banco.

Trattalo bene come hai promesso sul quaderno;