772 frasi di esempio con r
e tirando diritto, ora di trotto ora di galoppo, attraversava il villaggio di R..., che il sole era andato sotto del tutto.
Questa in verità non poteva da principio essere migliore, e il sole s'era alzato di poco, che già il calesse aveva oltrepassata la terra di R... intorno alla quale giostrava una grossa banda d'Alemanni, che sciupavano i prati altrui, immollandosi nella guazza a procacciarsi doglie per la vecchiaia.
Anzi qui giova aggiungere che tutti e quattro gli esemplari sono recusi su que' piccoli pezzi di rame che si battevano a Venezia ne' primi anni del secolo XVII e che portavano dall'un de' lati il busto della Vergine attorniato dalle iniziali * R * C * L * A * ([I[Regina Coeli Laetare Alleluja]I]), e che furono fabbricati in gran quantità dalla zecca nostra specialmente negli anni 1626 e 1632.
le bambole dal r
R ompeva la meschina l'aere intorno C on alte strida e suon di petto e mani.
R atto m'avvento al fondo d'un vallone: E cco vidi Galanta in un instante N on esser piú Galanta, ma curvarsi T utta ritratta, e capo e braccia e gambe, I n una picciol forma di mustella.
S tettesi la malvagia su duo piedi T utta minace in vista e neghittosa. R esto ancor io nel folto d'una macchia, V edendo lei ma non da lei veduto. C essò dunque la vecchia scellerata T ener piú via d'avermi allor nel griffo; O nde, quindi partita, io mi discopro R itornando a veder ov'è Galanta.
S tettesi la malvagia su duo piedi T utta minace in vista e neghittosa. R esto ancor io nel folto d'una macchia, V edendo lei ma non da lei veduto. C essò dunque la vecchia scellerata T ener piú via d'avermi allor nel griffo; O nde, quindi partita, io mi discopro R itornando a veder ov'è Galanta.
R amparsi lungo al fusto d'un sambuco E cco la veggio, oh quanto vaga e snella, L eggiadra, pronta, sedula, sagace! I o la richiamo come far solea:
V enni a Perissa finalmente, dove R estar non volse Fúlica, ché 'l loco E ra d'errori e soperstizia pieno.
R imasi d'alma privo, ma nel dolo V ivendo sempre tanto piansi ed arsi, A rsi d'amore, piansi di dolore, M orte chiamando ognor, che al fin privato I o fui de gli occhi e d'ogni sentimento.
] F ortuna, con soi larghi e pronti G iri R otandosi, nel volto ad altri R ide, A d altri pur par sempre che s'ad I ri. N on so, Grifalco mio, che me ne F ide: C ostei veggio ch'a molti spenna le A le E dal ciel tratti in terra li col L ide, S i come Borea fa de le ci C ale.
] F ortuna, con soi larghi e pronti G iri R otandosi, nel volto ad altri R ide, A d altri pur par sempre che s'ad I ri. N on so, Grifalco mio, che me ne F ide: C ostei veggio ch'a molti spenna le A le E dal ciel tratti in terra li col L ide, S i come Borea fa de le ci C ale.
Sostituisce parimenti volentieri la r alla l, dicendo, ad esempio, der teatro invece di del teatro.
vui, signur spus, iv daruma d'intende Che l'uma purtà ste fiur p'r chi n'y e fasse vende[405].
Mi vöi pa fé cum a fan certi fasöi Ch'as fan d'tuiru fin an s'y öi, Pöi a fan nen testament p'r nen discürbì i so anbröi.
Il dottor R*** c'è?
Nel salottino attiguo dove entrò, il Professore vide il giovane elegante dottor R*** che si levava dal suo tavolo e diceva:
abbandonarono la forma passiva amor (sono amato), che, caduto l’r, si confondeva con l’attivo amo, e vi sostituirono l’ausiliare essere col participio passato;
Così tutti conoscono nel popolo di R....
R... Tre colpi doppi:
Signore, Ho letto io le sue lettere dirette ad Edith R..., mia cugina.
R Ragevino, 244-245.
R RACCOLTA DI AVVERTIMENTI E RICORDI per conoscer la peste per guarirsi e preservarsi;
Éditions de «Prométhée» Saint-Pétersbourg 1 r 25 k =Noi Futuristi.= Edizioni Quintieri.
