218 frasi di esempio con silenzi
Un silenzio solenne regna nel vasto circouno di quei silenzi che ordinariamente, in teatro, sono forieri dell'applauso generale.
Conosco un falso grand'uomo, che a furia di silenzi ostinati, di corrugamenti sapienti del muscolo frontale, di esclamazioni ingegnose, è riuscito a farsi credere un forte ingegno.
e i silenzi dolcissimi ed eloquenti da fidanzati;
. . . . . . . e all'orror di notturni Silenzi, s'intendea lungo ne' campi Di falangi un tumulto, e un suon di tube, E un incalzar di cavalli accorrenti, Scalpitanti sugl'elmi ai moribondi, E pianto ed inni, e delle Parche il canto.
Finalmente il giorno del Santo Patrono, quando la banda del capoluogo scatenava sul paese la burrasca delle marcie rauche e tonanti, era lui Gian-Paolo, che durante i silenzi teneva in mano la mazza della gran cassa, pronto a cederla al primo cenno del suonatore.
È questo il segreto di molti silenzi, e di molte distrazioni, nell'uomo.
"Vieni, e anche tu odi la voce dei sovrumani silenzi e piangi!
la famiglia dei fiori celebra a sua posta divini imenei, e nei silenzi della notte si fecondano alternandosi aure di profumo.
Era un'oasi ridente tra i silenzi del deserto, una piccola Italia libera in mezzo alla schiavitú della grande Italia.
Nei loro brevi silenzi non fantasticano che disegni arditi di dichiarazione d'amore e di sorprese notturne.
Battette finalmente l'ora di meriggiare, e sopravvennero quegli invocati silenzi, nei quali la mia mente più sciolta e più pellegrina, soleva, finito lo studio delle due lingue, abbandonare questo mondo, del quale già mi pareva aver saputo bastantemente;
In questo carcere malinconico, tra i lunghi silenzi, la semi oscurità, le funzioni religiose, sotto il cipiglio freddo de’ superiori e la ferula degli abatacci mal creati, tutto ci si poteva chiedere fuorchè uno sbocciare anticipato del cuore, un germinare precoce degli affetti e dei sentimenti.
Berta tentava di tener vivo il discorso, ma si facevano dei lunghi silenzi, durante i quali il giovane moveva le labbra, pregava.
Ai profondi silenzi succedono larghe vibrazioni di voluttà, e passano le lucciole a sciami sulle stoppie nere, cantano gli usignuoli nelle macchie, e il fiume mormora gli ineffabili epitalami della notte.
Nei silenzi della notte il Poeta, tendendo l'orecchio, udiva un romore sordo e confuso, come di voci sommesse, come di passi striscianti;
Gli erano cari gli studi, cari i silenzi della sua cameretta;
Giovinetta, tu verrai spesso a farmi compagnia nei silenzi della notte, finchè un fatto simile al tuo me pure addormenti entro la terra dei sepolcri.
Sintetizzate le immagini di quel tempo, e non vedrete che un ondeggiare festoso di bandiere al vento e sotto il sole, e non udrete che plausi ed acclamazioni frenetiche di gioia, mentre fra i silenzi profondi delle altre regioni italiane, tutti si volgono tacitamente sperando verso la Reggia di Torino e salutano e aspettano.
Durante gli anni del mio martirio i suoi atti, le sue parole, i suoi torbidi silenzi cadevano sull'obbiettivo della mia mente non in modo diverso dei paesaggi che il viaggiatore accumula sugli obbiettivi della sua kodak ma che sviluppa più tardi.
Parole speciose, silenzi enigmatici, suggestioni, musiche... E quando egli taceva, tutti lo ascoltavano ancora, commossi e sorridenti, simili a quei marinai delle navi greche, ai quali la voce insidiosa del mare recava il mormorio sommesso delle sirene.
Nella prima luce scialba, livida di un'alba, l'ora dei silenzi anche sul campo di battaglia, si vide un cannone uscire al galoppo dalle nostre posizioni.
Studiavo le sue immobilità pensose, i suoi silenzi, i suoi pallori, scrutavo l'animo suo nelle sue parole, nei suoi gesti, origliavo a volte, durante i suoi sonni, in attesa della parola inconscia che può tradire il sogno.
le quali a petto della Frua sarebbero meschina cosa, ove non concorressero a renderle più famose le memorie delle vicinanze, in cui ad ogni passo ti si rammenta la Sibilla Tiburtina, e Mario, Scipione, Virgilio, Sallustio, Flacco, Catullo, Orazio e Mecenate, i quali venivano dalla tumultuosa Roma a cercare silenzi e riposi al rezzo dei laureti sulle sponde dell'Aniene.
Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo, ove per poco Il cor non si spaura.
Tien quelle rive altissima quiete; Ond'io quasi me stesso e il mondo obblio Sedendo immoto, e già mi par che sciolte Giaccian le membra mie, nè spirto o senso Più le commova, e lor quiete antica Co' silenzi del loco si confonda[270].
