1813 frasi di esempio con violino

«Qualche volta Ezio porta con fin a quel suo trono il violino e cerca di raccogliere i discorsi dell'onda, che ora mormora umile sulla sabbia, ora striscia lunga e faticosa, ora sospira gonfia o minaccia le pareti dello scoglio, fiera di segreti rancori.

Di tanto in tanto un accordo di violino, un suono rauco di tromba, una voce che chiamava.

Chiara e limpida traverso il muro veniva la voce di un violino.

E' un violino, cara,disse Nancy.

Il violino le è piaciuto tanto!

A cinque anni, essa e il fratellino, avevano preso una vecchia scatola di legno che aveva contenuto dei fichi secchi e ne avevano fabbricato un violino.

L'impresario portava i fiori e il violino.

E non voglio che porti mai più il mio violino.

Dietro a lui veniva un risplendente lacché, in livrea scarlatta, portando il violino e la musica.

E perchè questa bambina suonava il violino?

dammi il violino.

Ma Anne-Marie accordava già il violino.

Un giorno a Genova la condussero a vedere il violino di Paganini, muto e sigillato nella sua cassa di vetro al Municipio.

Pensodisse la ragazzina con occhi solennicome deve soffrire quel violino di essere chiuso dentro;

E di nuovo il violino rispose con voce rauca, debole, sorda.

Con un singhiozzo ella abbassò il violino.

Molti anni dopo, se talvolta accadde a Nancy di pensare che forse sarebbe stato meglio se avesse trattenuta dai concerti e dal pubblico la sua bambinase dubitava di aver errato permettendole di diffondere sul mondo tutta la sua giovine anima canora,il ricordo del Silente Violino, chiuso nella sua prigione di cristallo, le tornava alla memoria:

il Violino che era morto per non aver cantato, morto del suo proprio silenzio.

E mentre Anne-Marie, già baciata e benedetta come di consueto, col violino sotto al braccio usciva fuoripiccola visione di cielosull'ampio palcoscenico, Nancy correva ancora per i corridoi deserti della seconda fila cercando il palco numero cinque.

Ella era come il Silente Violino:

Aldo prese dal tavolo un ritrattino della bimba col violino, e lo tenne tra le mani, guardandolo lungamente, coi gomiti appoggiati alle ginocchia.

Egli amava con passione la musica, e suonava divinamente il violino, la sera, in una stanza chiusa, per lunghe ore continue.

un suonator di violino e un individuo che porta un vassoio pieno di fiori, s'introducono in fin di pranzo nella sala del banchetto, e quello che porta i fiori, canta così:

302. Giuseppe Foschi suonatore di violino;

321. Francesco Rossi suonatore di violino;

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