Quale preposizione utilizzare con cielo
e questo cielo di me s’imprenta, com’ io fe’ di lui;
Certa notte, che donna Carmina dormiva placidamente, il buon marito le passò cheto cheto il laccio intorno al collo, e poi di un tratto la tirò su per le traverse del cielo del letto.
e s’io non fossi sì per tempo morto, veggendo il cielo a te così benigno, dato t’avrei a l’opera conforto.
Che abbiamo noi fatto al cielo per meritarci questa vita così dura e travagliosa?
Se fosse a punto la cera dedutta e fosse il cielo in sua virtù supprema, la luce del suggel parrebbe tutta;
Allora, volgendosi al cielo con un'espressione che destava terrore insieme e pietà, «Oh, che t'ho io fatto?
Soave spira il venticello della sera, che ora sommuove a fior di ala la marina, ora lambisce l'alito odoroso del melarancio, dell'aloè, e di ogni più doviziosa pianta dell'orientale vegetazione, che allegra le coste di Posilipo e di Mergellina, e quasi per vaghezza ne circonda il passeggero, e lo sospinge al cielo come un tributo che offre la terra al suo Creatore.
Per questa ragione, l'aureola gloriosa destinata in cielo ai vergini non potrà esser mai conseguita da coniugi o da chi, all'infuori del matrimonio, avrà consumato un atto carnale, quantunque costoro possano essere santi;
ciò che lassù nei cieli Dal supremo Signor non mi s'ascose, Quì consiglia ragion, ch'oggi io riveli; Ascoltami e gioisci:
Vederla dopo tanti anni, dopo tante sventure, dopo aver creduto impossibile un simile incontro, gli pareva d'avere a toccare il cielo col dito....
Quello che posso fare per voi, e farò, sarà pregare il cielo nelle mie orazioni ond'egli vi assista.
il sole splendeva in un cielo senza nuvole e un leggiero ventolino ne temperava l'ardore:
Una casa editrice di Milano, vagheggiando il patriotico disegno di sconfiggere il gran maestro contemporaneo, le cui opere fecero trionfalmente il giro del mondo, comperò e fece rappresentare in Italia le opere del Wagner, spendendo somme ingenti per farle applaudire e portar a cielo da un certo pubblico.
Io lascio immaginare a chi legge la consolazione dei beneficati, i loro sentimenti di gratitudine, e le benedizioni che invocarono dal cielo sopra il giovane sconosciuto.
per cui la sua preghiera era spesso accompagnata da altre piccole preci, da slanci di riconoscenza e d'amore, da un tenero delirio e da una compenetrazione così intima della bontà e della grandezza di Dio che lagrime di consolazione gli scendevano dagli occhi, e, trovandosele poi sulle mani e sugli abiti, egli non sapeva più se fossero le lagrime proprie o la stessa rugiada che cadeva dal cielo sui fili d'erba e sugli insetti.
Guardando il cielo fra i neri boschi e sorridendo nell'azzurro alle larve della fantasia, io credetti d'aver pensato a qualcosa:
Ti mostrerò il cielo su cui si smorzano l'ultime stelle, e tu mi dirai le tue poesie d'Iddio e dell'amore!in quell'ora in cui il tremolio antelucano dei colori aperti bacia nell'anima i desideri castissimi, il pescatore grida alla sua donna:
Ma vedi quella cometa lassù nell'orizzonte, che sorgendo da oriente percorre il cielo verso occidente, e si ferma sopra di noi?¹ Hai tu inteso quello che ne dicono gli astrologhi?
e come par più lucido e bello il cielo dopo la tempesta, così anche la vita, ben che di molto non fosse mutata per essi, passava almeno più tranquilla e più contenta;
Io ho afflitto mio padre, mia madre, mio marito, non ho santificato le feste, uccisi, rubai..., perchè se no, il Signore non mi tormenterebbe in questa maniera!» E fissando il cielo colla rampogna nello sguardo, abbandonava la gota sulla spalla della fantesca sbigottita, e le sussurrava acconciandovisi come una bambina!
Perchè dunque hai schierate in cielo contro di me tante lance infilzanti e tante baionette spietate?
gli scogli di granito ergevansi spontaneamente dalle basi, trapassando i cieli colle sterili aguglie; costà, nè foreste, nè cacciatori, nè tuguri:
Ben si convenne lei lasciar per palma in alcun cielo de l’alta vittoria che s’acquistò con l’una e l’altra palma, perch’ ella favorò la prima gloria di Iosüè in su la Terra Santa, che poco tocca al papa la memoria.
terrei per maledetto il cielo sotto il quale fosse raccontato quel mistero di perfidia, e quasi tengo per avvilito me stesso per averlo, ahi! troppo acerbamente, conosciuto.
E come, per sentir più dilettanza bene operando, l’uom di giorno in giorno s’accorge che la sua virtute avanza, sì m’accors’ io che ’l mio girare intorno col cielo insieme avea cresciuto l’arco, veggendo quel miracol più addorno.