Quale preposizione utilizzare con viene
In etterno verranno a li due cozzi:
Non sanza prima far grande aggirata, venimmo in parte dove il nocchier forte «Usciteci», gridò:
«Dopo lunga tencione verranno al sangue, e la parte selvaggia caccerà l’altra con molta offensione.
Bellincion Berti vid’ io andar cinto di cuoio e d’osso, e venir da lo specchio la donna sua sanza ’l viso dipinto;
Null'altro... ma da quello che mi disse il Palavicino stesso, tengo il colpo sia venuto dal Lautrec.
Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando:
Questi parea che contra me venisse con la test’ alta e con rabbiosa fame, sì che parea che l’aere ne tremesse.
Poeta fui, e cantai di quel giusto figliuol d’Anchise che venne di Troia, poi che ’l superbo Ilïón fu combusto.
L'uomo del conte, maravigliato nel vedere il Palavicino, Per carità, gli disse, vogliate venire nel gabinetto del conte.
Alcune gentildonne, alcuni gentiluomini avevan procurato farsi con lei, ma ella si scansò, e tutta sola se ne venne su d'una aperta galleria.
Pure le tendenze dell'uomo vinsero gli istinti ferini e si contenne, e dissimulò e cercò anzi di far venire sul labbro le parole più calme.
Ai primi tra' servi che gli vennero incontro fece quel cenno che equivale a molte interrogazioni.
Come ’l ramarro sotto la gran fersa dei dì canicular, cangiando sepe, folgore par se la via attraversa, sì pareva, venendo verso l’epe de li altri due, un serpentello acceso, livido e nero come gran di pepe;
perchè ci viene col suo entusiasmo di artista e non sa temperarlo colla freddezza del filosofo.
e vero frutto verrà dopo ’l fiore».
L'andare ed il venire delle gondole, delle quali un servo che se ne stava sulla porta di palazzo, nominava il padrone;
Gli avversari vengono senza chirurgo;notò braveggiando il Priore.
Annuncierete alla duchessa, gli disse, ch'io sono in palazzo, e non posso venire fra tanta gente, perchè devo attendere a scrivere per affari della massima importanza.
Sentiva, vedendolo, uno strano brivido nel sangue, involontariamente digrignava i denti, gli veniva come un'insana voglia d'essere insolente verso quell'uomo, di ribellarsi a lui.
Sedevano innanzi al fuoco, come dicevo, scaldandosi le ginocchia e discorrendo così, quando a un tratto videro venire innanzi la loro gallina, che si era levata ad ora insolita, e che veniva a specchiarsi nella fiamma.
Memore che sì cari il Dio umanato Dichiarò i pargoletti ond'era cinto, La pia nel proprio ostello ha radunato Stuol di fanciulli in duplice ricinto, Ove, mentre sostegno al corpo è dato, Viene a virtù il crescente animo spinto, Vigilando colà vergini umìli Ad addolcire i palpiti infantili.
Per caso mi venne sotto gli occhi il nome di Filippo Arborio, citato in una cronaca.
Nel morir del sole Vedo l'immagin tua venir tra l'erbe Folte nel mezzo alla fiammante festa Dei fior di prato, onesta apparizione Più vicina al mio cor che mai non fosti, Come ogni cosa che dal cor germoglia.
5), scomunicati, e, «almeno in Francia,» vennero fin qui considerati come infami:
In su l’estremità d’un’alta ripa che facevan gran pietre rotte in cerchio, venimmo sopra più crudele stipa;