301 Verbi da utilizzare per la parola entrate

SCENA V. SCENE V. Loggia infiammata, che impedisce l'entrata della torre di Oriana.

vedi l’entrata ve par digiunto.

perché spesse volte i principi, per accrescere con malaccorto consiglio le proprie entrate, non s'avvedono di perderle, mentre aggravano troppo le mercanzie, e sono causa che il mercante le tralascia o le fabbrica piú leggiere e di minor perfezione, onde si scredita fuori la fabbrica e se ne rovina il traffico, con danno irreparabile dell'entrate pubbliche.

Oh, per me... Ecco, giro per far l'entrata! Escirà, per esser pronto a rientrare dalla porta del fondalino.

Il feudatario che, ignaro del dimani, per accrescere il suo reddito, avea portato il grano dei suoi vassalli in città e lo avea venduto, e avea, per aumentare la sua entrata, create comunicazioni fra la campagna e il borgo, non avea forse nemmeno avvertito che la creazione di una classe sorta dal traffico e il conseguente aumento della popolazione, doveano formare la rovina di coloro stessi che li aveano determinati.

Il decreto imperiale non accordava alla casa de' Medici che le prerogative di cui godeva avanti il 1527, trasmutandole in diritti, ed assicurava al duca Alessandro ventimila fiorini d'oro di pensione, invece di lasciare in di lui arbitrio tutte le entrate dello stato.

Una porta uguale chiudeva l’entrata dell’Hechal però in questa i soli battenti erano di legno d’olivo:

Andato Andrea con tutta l'armata, et parendoli di non tentare l'entrata, et di star fori inutile, deliberò partirsi.

Il fitto di alcune case poste in città gli dava un'entrata di forse ottomila lire.

La lunghezza dei telai è tale da permettere sempre l'entrata laterale.

Dall'interno, il tendone di pelle imbottita che difendeva l'entrata della porticina si sollevò:

vestasela pur ciascun d'essi, e vedrá come il solo accrescimento delle monete ha diminuito le sue entrate, danneggiato i suoi nobili, rovinate le arti, impoveriti li sudditi, e resi in ogni parte di piú infelice condizione i suoi Stati;

Riscuotere tutte le entrate pubbliche, pagar chi di dritto su quelle, ed eleggerne gli amministratori;

ed in parecchi Stati le spese di guerra superano la medesima entrata.

Per pagare le spese di questa guerra gli assegnarono l'entrata delle città d'Italia che occuperebbe.

qualcuno si fermava innanzi al vagone, di cui donna Grazia sbarrava l'entrata, ma si ritirava subito, tanto quell'alta e snella figura di donna pareva lei posta a guardia della carrozza.

Ed ancora si può per l'ampiezza di questa porta comprendere, essa in tanta larghezza distendersi, che, in qualunque parte del mondo l'uomo pecca, trovi di questa porta la larga entrata.

TRIPERUNO Io da' pastori alquanto dilungato, con quali esser mai giunto ancor mi dole, d'un monticello in largo e verde prato mi porto, giú, fra rose, gigli e viole; poi dentro ad un antico bosco entrato, tanto vi errai che sul montar del sole si m'appresenta un'ampio e bel palaccio: cerco l'entrata e presto vi mi caccio.

Per legger questi detti io mi ristetti presso alla porta , ch'era serrata; e, poich'io gli ebbi intesi e tutti letti, 25 Minerva con la man chiese l'entrata.

Cucurbio ebbe appena il tempo di finire il discorso e Sabetta di applicargli i tacchi alle estreme falangi del piede, quando una voce da clarone annunziò l'entrata di re Piperio e della sua augusta consorte.

Ecco dunque quanto scemano le entrate che si riscuotono in livelli, pigioni, censi ed altri simili pagamenti.

Sono stato in fantasia di spendergli qua per farmi una entrata che m'aiuti a far questa opera:

La narrativa nondimeno di Giovanni Diacono pare che metta alcuni anni prima del presente l'entrata d'essi Saraceni in quella dianzi felice e dappoi sventurata isola.

Un duca di Spoleti o del Friuli risguardava il re d'Italia quale oppressore, che si arrogava il diritto di usurpare l'eredità ai suoi figliuoli, di dividere le sue entrate, di porre limiti alla sua autorità;

e siccome, come ogni fedele, sono anch'io un po' di testa dura e poca retta agli spigolatori del dottrinarismo, qui, dico, forse per la centesima volta, devo ricordare agli Italiani che gli ho veduti anch'io i preti col crocifisso alla mano, seguiti da una folla di popolo plaudente, sventuratamente italiano, precedere la trionfale entrata dello straniero nei paesi nostri.

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