371 Verbi da utilizzare per la parola penna

Così dicendo, si gettò a sedere, prese una penna e scrisse una mezza pagina, che tosto diede al notajo.

Stava col gomito sinistro sul banco ed il capo appoggiato alla mano, mentre colla destra teneva la penna sulla carta nell'atto di scrivere;

spiegò un foglio sul tavolo, intinse la penna nell'inchiostro, poi mi fissò in volto due occhi attoniti, come un fanciullo che affissi il sacco del cerretano per vederne uscire le uova.

E allora riprendendo la penna, come un romeo antico il bordone in vista del Santo Sepolcro, si rimise sulla traccia di Dio.

Com'ebbe finita una tale operazione per la quale gli vollero più di tre ore, tanta fu la lentezza onde pensò di condurla a perfezione, e si fu al punto di fare la firma, ossia di copiare precisamente quella che leggevasi sotto l'enciclica, lasciò cadere la penna e balzò in piedi.

Non sarà tutto tempo sanza reda l’aguglia che lasciò le penne al carro, per che divenne mostro e poscia preda;

Ora, alzando la testa, l'Elia Corvino aveva veduto entrar l'uomo del cancellier Morone, e benissimo lo aveva conosciuto, di modo che, appena costui, salutandolo, gli fece intendere avergli a dir due parole, tosto congetturando fosse mandato espressamente dal Morone medesimo, ed essendo contento di ciò, depose la penna, s'alzò, disse a quei suor clienti;

Santa Vergine! quali sguardi! quello della Spina parve il trepidante aleggiare di rondine caduta dal nido prima di aver messo le penne,cupido di vedere, e pure pauroso d'incontrare l'oggetto della sua ricerca;svelava una rassegnazione disperata di perdita più che terrena,chiedeva pietà.

e il notaro Grifo, per non parere, temperava macchinalmente le penne, ma non vedeva lo spacco, però che una lacrima gli dondolasse in su e in giù per la curva del ciglio diritto:

... Coraggio, mi dico, il mio dovere ora è di servire i poveri, è d'esser umile, e di gettare questa penna insulsa....

per non dirne altro, al tempo in cui l'anonimo cronista deponeva la penna, la marchesa Lilla di Priamar non era più annoverata tra le signore di cui mettesse conto indagare la vita e celebrare i miracoli.

E quando, dopo aver lungamente faticato e sudato invano per dar forma e vita a un concetto riposto o a un'immagine bella che gli appariva, in barlume alla mente, egli buttava la penna sconfortato e si slanciava fuori di casa, Firenze, offrendogli allo sguardo i miracoli dell'arte affollati nella sua piazza famosa, gli diceva:

Chi mi portava una penna elegante, chi un libriccino da messa, chi un astuccio da lavoro, chi un bel mazzo di fiori freschi.

E quella pïa che guidò le penne de le mie ali a così alto volo, a la risposta così mi prevenne:

Dal Pozzo, cacciato dopo il 1821 in esilio, ottenne di ripatriare, vendendo la penna all'Austria.

Poi ripigliò la penna, e, sempre nello stesso atteggiamento, si mise a ricopiare febbrilmente il cómpito che gli era piovuto bell'e fatto dal cielo, fremente di veder scorrere i minuti, ansioso di arrivare alla fine.

Non mi avverrà egli fare come quell'Icaro di Creta, che perse le penne e andò a sommergersi in mare?

Che Venere sia stata, sia e sarà sempre l'amante di Marte, è facile a capirsi e inutile a spiegarsi, perchè poeti, filosofi e psicologi (che non è la stessa cosa) e scrittori di romanzi hanno esercitato penna e pensiero su questo tema.

Un ambasciator di Ottone dichiarò nella Corte di Costantinopoli, che i Sassoni sapean battersi meglio colla spada che colla penna, e che preferivano la morte alla vergogna di volgere il tergo al nemico.

ma credo ch'egli abbia inteso di passare la penna intorno ai segni delle lagrime di sua madre, e che ne sian riuscite così quelle figure.

Eppure, sia detto in buona coscienza, non entra mai ne' disegni nostri una menoma intenzione di pigliare la penna in mano per muovere la bile ad una menoma persona.

al primo accesso d'umor nero, presto, lesto, impugna la penna, siedi a tavolino e studiati di dire quel, che ti bolle in corpo.

Come non ti viene l'impeto di afferrare una penna?

Non ti dovea gravar le penne in giuso, ad aspettar più colpo, o pargoletta o altra novità con breve uso.

ma è certamente di chi sa trattare la penna.

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