64 Verbi da utilizzare per la parola rappresentanza

I Fiorentini, diffidando degl'intrighi che spesso accompagnano le elezioni, avevano creduto di ottenere una rappresentanza più eguale, lasciando in arbitrio della sorte i loro magistrati;

Tuttavia nella sua docile obbedienza, che in fondo si riduceva a una grande incapacità di disobbedire, per non saper che scuse pescare, per paura di mancare a un sacro dovere, per rispetto al morto, accettò la rappresentanza.

Or di padroni io non ne conosco che uno, quegli che assume la rappresentanza di Dio sulla terra e lo imita per la misericordia e la verità.

Il Tornielli, ricevuto con freddezza, potè grazie al suo tatto vincere dappoi le diffidenze e tenere degnamente la rappresentanza del suo paese.

La patria ingrata non lo conobbe che tardi, e non mandò nessuna rappresentanza ai suoi funerali.

Se nelle attuali straordinarie vicende è necessario d'invocare straordinari provvedimenti, credono i sottoscritti indispensabile, in coerenza de' principi della costituzione, che siano convocati i Collegi elettorali, ne' quali solamente risiede la legittima rappresentanza della nazione.

Il Circolo, divenuto la vera rappresentanza del paese, si occupò pure di proporre un deputato alla Costituente di Roma [13 gennaio '49] e tutti i voti si rivolsero a favore del conte Francesco Lovatelli, uomo di senno, di coraggio e di sensi politici radicali, mentre sin dal 1832, come notammo, dirigeva la Giovine Italia col titolo di corrispondente:

che ammetta una rappresentanza nazionale, cui spetti esclusivamente il formare le leggi e lo stabilire e regolare le imposte;

ma non si conosceva la rappresentanza;

Una camera eletta appena da 90000 elettori non poteva considerarsi rappresentanza popolare, tanto meno in Francia;

Ai due senatori che rappresentavano il ceto privilegiato, esso contrappose pertanto una rappresentanza delle corporazioni delle arti, e chiese al papa che sanzionasse il nuovo governo.

avendo il governo annunziato ch'ei convocherebbe nel più breve termine possibile una rappresentanza nazionale, affinchè un voto libero, che fosse la vera espressione del poter popolare, potesse decidere i futuri destini della patria, era naturale e giovevole che l'elemento repubblicano manifestasse con un atto legale la propria esistenza.

non potea neppure corroborare le sue rappresentanze col concorso de' Ministri, che avrebbero avuto paura o rossore d'approvar la rovina della Gallia.

da medesimo crei la sua rappresentanza, alla quale confidi le sue volontà, e la cura di provvedere allo eseguimento.

impedire che una classe, nel maneggio esclusivo del potere pubblico, esorbiti a danno delle altre, devesi dare al popolo tale rappresentanza che lo raffiguri secondo la moltiplicità dei suoi elementi costitutivi storici e l'unità dei suoi elementi costitutivi nazionali.

Il chiaro archeologo della marina francese A. Jal, che le ebbe vedute in Genova assai prima del trasporto, e molto meno danneggiate, descrive la rappresentanza dell'attacco, dipinto nella più antica tra le predette tele, e dice così:

e di ciò dobbiamo rendere infinite grazie al nostro governo, e specialmente agli uomini di stato che diressero la nostra rappresentanza diplomatica, e che seppero fare all'Italia un posto nuovo negli annali della storia di Europa, un posto onorevole e degno.

gli rendè liberi nel governo dei loro beni, diè loro facoltà non solamente di esaminare, ma ancora di giudicare dell'opportunità delle pubbliche gravezze, per modo che il corpo loro venne a formare nel gran-ducato a certi determinati effetti una rappresentanza nazionale.

Sola l'Italia avea dentro la duplice rappresentanza dell'Autorità condannata, Papato ed Impero, Roma e Milano:

Vanno instillandogli che egli non abbia a usurpare una soverchia potenza, facendosi rappresentanza del concetto di tutti, e quasi gl'indicono di porre un freno agli interni aneliti, che sono la prima rivelazione della verità.

Anche un'altra volta figurò, non piú, la rappresentanza elettorale, allorché si recò in deputazione al F. M. Conte di Bellegarde, nel giorno dieci di maggio, giorno successivo al suo ingresso in Milano.

li rendè liberi nel governo dei loro beni, diede loro facoltà non solamente di esaminare, ma ancora di giudicare dell'opportunità delle pubbliche gravezze per modo che il corpo loro venne a formare nel granducato a certi determinati effetti una rappresentanza nazionale.

Nei loro costumi e nell'interna politica le colonie formavano una perfetta rappresentanza della loro gran madre, e siccome presto divenivan care ai nazionali pei legami dell'amicizia e della affinità, esse diffondevano effettivamente una riverenza pel nome romano, ed un desiderio raramente inefficace, di parteciparne a tempo dovuto gli onori ed i vantaggi.

gli elettori erano una cerna assurda di censo e di capacità, che non rappresentava alcuna classe di popolo, e impediva anzi al popolo ogni rappresentanza.

ma con questa grande differenza, che non era allora inventata la rappresentanza, cioè quel modo di riunirsi pochi deputati eletti da molti elettori, il quale non sorse se non dai comuni:

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