25 Metafore per voleva

e lo ricercarono tutto, ma in vano, chè non levossi A tanto raggio de mortali il guardo; E di Giove il voler non s’adempia.

E quale Ismeno già vide e Asopo lungo di di notte furia e calca, pur che i Teban di Bacco avesser uopo, cotal per quel giron suo passo falca, per quel ch’io vidi di color, venendo, cui buon volere e giusto amor cavalca.

Tornando in argomento, diciamo che il volere è atto complementare del processo psichico, appunto perchè, secondo James, i movimenti volontarî debbono essere funzioni secondarie, non primitive, del nostro organismo.

poi allo improvviso sosta, quasi che il volere e il disvolere le contendessero nella mente;

Venuto è il giorno Che un voler solo, un solo cor domanda:

È errore puerile il volere che tal riforma venga da fuor della Chiesa, come con Montano e Lutero;

Il solo buon senso ci dimostra che sarebbe una follia il volere porre un limite alle leggi naturali.

La psicologia volontaristica non afferma affatto che il volere sia la sola forma realmente esistente del processo psichico, ma essa afferma soltanto che il volere, coi sentimenti e colle emozioni a lui strettamente connesse, costituisce una parte dell’esperienza psichica, altrettanto necessaria quanto le sensazioni e le rappresentazioni;

Che fuoco la vuole che ci bruci sotto, caro lei!

Il volere o la voglia in questi germinò le foglie e fece il fiore;

Pur, poiché il vuoi, per questo brando io il giuro.

* * * Chi vuol pesce, uopo è s’immolli.

Il suo volere, era il lampo;

Probabilmente è di lui una legge, citata da santo Agostino[1052], che non fu lecito al marito il volere in giudizio gastigata la moglie per colpa di adulterio, quando anch'egli fosse mancato di fedeltà verso della stessa.

Ma fatto sta che non sono comuni in una fanciulla diciottenne tanto ardire e tanta risolutezza da affrontare la collera d'un uomo anziano, dalla cui liberalità è dipesa lungo tempo, vivendo nella sua casa, dove il suo volere è legge, e spezzare di schianto i legami delle antiche abitudini col proposito d'aprirsi da una via nel mondo in opposizione ai desiderî e alle intenzioni di quell'uomo:

Demonio! Angelo!... Quella parola la voglio!

Volere e l’uno e l’altro, è al di sopra di ogni creata possanza:

e giù del core in fondo, Stabilissima sia la tua credenza, E ti rivolgi al Correttor del mondo, Chè contra il suo voler non è potenza.

Volere è potere

E il buon volere, anzi l'allegrezza con cui presi quella decisione non fu punto turbata dal fatto, che acquistassi proprio in quei giorni, lucida e ferma, destinata a non più cadere, la coscienza di poter riuscire, comunque fosse, uno scrittore.

perchè le volevo bene non era già una ragione che l'annoiassi.

Facile, ho detto, il mezzo, cioè la condanna dei Pusterla, poichè i giudici sapevano di gratificarsi il potente coll'aggravare il preteso colpevole, e che, sentenziandoli a morte, secondavano la legge, la forza, la passione di una di quelle anime dispotiche, in cui il non volere aver torto è il sentimento surrogato a tutti gli altri.

vedi Asdente, ch’avere inteso al cuoio e a lo spago ora vorrebbe, ma tardi si pente.

E quindi l'altre emulazioni, il volere ogni cittá piú bei templi che le vicine, ed ogni nobile un piú bel palazzo che i concittadini, e i nobili popolani piú che gli antichi, e via via.

Il volere la prima cosa sarebbe una tirannia in qualunque governo, ma il non pretendere la seconda è debolezza, perchè si può ben permettere ad un uomo l'aver veleni nel cassetto del suo armadio, ma non il venderli attorno come cordiali».

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