22 Metafore per lode

saranno le vostre azioni le lodi nostre, e le nostre opere le vostre lodi:

lodò, ma v'aggiunse tanti ma, che la lode stessa finiva in biasimo.

«La mia fede spera per il suo servire, il mio senno pensa che la lode sia il fondamento della speranza.

La lode è d'un giudice amico, è del candido Gian Pico della Mirandola;

E la lode de' buoni, e discreti, sarà il massimo guiderdone alla nostra non lieve fatica.

ma del bene la lode è di messer Francesco;

Lasciò dopo di la lode d'essere stato pontefice d'animo grande, liberale e limosiniere.

Del resto, la lode del babbo e la mano della figlia non son tutta roba di casa mia?

Ho detto poco fa che la massima lode del Duprè e del Vela è d'essere stati i due più sinceri scultori del loro tempo, tra il '48 e il '61.

sarebbe in lei segno dell'odio mio la lode di un Nebiolo.

Allora la lode è turpe per cui la profferisce, e senza onore per cui la riceve, quando possa sospettarsi che muova da viltà o da paura.

Ne lode a' tuoi, ne biasmo a gl'altri studia.

anzi quelle lodi gli saranno cagione di scherno appresso le persone che veggon diritto.

e certo egualmente che le lodi di Filone sul labbro a Giuseppe, come quelle degli Esseni in bocca a Filone, come tutti gli altri accennati argomenti, sono una catena ben connessa, ben stretta, ben coerente, che c’interdicono, degli Esseni parlando, i limiti varcare e i confini dell’Ebraismo.

le lodi a san Bernardo, a san Domenico, sono finzioni e ironie:

tanto le lodi sono foglie, qual prima qual poi, cascano tutte;

le quali lodi erano spesso sotto forma di sonetti o di brindisi, che rallegravano maravigliosamente tutta la brigata.

61 Le lodi che a lor diero le regine, Nalduccio ed Orlandino, immense fûro.

Lodo il tuo zelo, caro Basilio, ma sappi che quei due furfanti non erano due oche, e probabilmente prima che tu avessi potuto fare la festa a loro avrebberla essi fatta a te;

Ciò che m'interessa notare è che le lodi, le strette di mano d'allora non erano scrupolosamente sincere».

Le lodi di un Dio sommo ed onnipotente, e che non ammette compagnia di altri Dei ne furono il soggetto, e ciò la rese invariabile per lo spazio di più di mille anni, in cui conservossi pura ed intatta l'ebrea credenza.

«Se lodassi i sentimenti come vorrei, forse le mie lodi non sarebbero senza sospetto, perchè ancora io non ho provato in mia vita e non provo affetto più caldo e più dolce, ho cosa più preziosa e più cara di quell'amor fraterno ch'Ella degnamente e virtuosamente celebra.

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