23 Metafore per splendore

lo splendore dell'idealismo sociale incarnato nella grandezza e nell'autorità, la attrae sempre più su: aspira ad un'uguaglianza assoluta cogli eredi delle grandezze antiche, col capitale di educazione e di tradizioni raccolto dagli antenati....

Lo splendore, di cui parlano i silfi, è l'aurora, evidentemente.

Non è cronista che non ispenda qualche parola a ricordare il lusso stravagante e la insensata prodigalità del tiranno, gli splendori favolosi della Casa Aurea, le reti d'oro e di seta, le feste in cui si dissipavano le ricchezze di una intera provincia, le teatrali ed istrioniche pazzie.

ma quel nuovo splendore fu di assai breve durata.

lo splendore de' nomi era ai nobili guerrieri un'esca alla presunzione, alla disciplina un ostacolo.

e lo splendore apare inanzi in terra;

Questo splendore e luce naturale 140 è prima legge all'uomo, ed ella è atta poter discerner tra lo ben e 'l male.

Lo splendore dell'uniforme, che affascina gli altri popoli, non è la principale magia dall'altra parte del Reno».

Fossero pure falsi miraggi gli splendori del vice-regno napoleonico, ma certo è che fra quei miraggi la nostra coscienza politica ed un partito nazionale si venivano formando.

Lo splendore del tempo di Salomone era una notte in confronto di quello che Erode sparse sulla Giudea.

gli pareva che tutto quello splendore fosse opera sua e tutto il reame di Alfonso XIII contemplasse con invidia la sua compagna forestiera.

io godevo che lo splendore del giorno le penetrasse nello spirito.

tutta la forza, tutto lo splendore era per la pietà e per la giustizia.

Che importa che tutti quelli splendori, tutte quelle magnificenze siano il prodotto di una tirannide odiosa[50] sulle città greche, del loro danaro e delle loro spoglie assai più che non delle spoglie e del danaro dei barbari?

Ogni cosa era a suo posto, ogni ornamento rispondeva per modo da non potercisi vedere una stonatura, e quel che più monta, il bianco splendore delle carni non ne era punto sopraffatto.

In essi v'è il movimento, l'azione, la bellezza, lo splendore esterno, le energie dell'effetto, rado o mai l'intimo pensiero.

Ora non deve sfuggire ad alcuno che questo splendore cresciuto è in rapporto con l'amore non folle che raggia di quella stella;

lo splendore, sfolgorìo;

Ma Ambrogino che godea di quell'ammirazione, quasi che quelle berline, quello splendore di vestimenta e di monili fossero stati un tantino di sua proprietà, le diceva:

lo splendore di quella città di Mechinez indorata dal sole, che si nascondeva al nostro sguardo minareto per minareto, palma per palma, terrazza per terrazza, e più si impiccioliva, più pareva che s'alzasse, come se le crescesse sotto la collina;

lo splendore degli scenari, degli sfondi, delle linee architettoniche stemperate nel cielo e nell'acqua, è «très-joli»;

(Se l'imaginazione non mi rappresenta il falso, mi par che un chiaro splendore del mio sole venghi a ferirmi gli occhi:

I ricordi si perdono, pallidi, indecisi, non più realtà, ma ombre... Ombre d'un passato che la luce della vita nuova cancella, impressioni del tramonto, rimaste non su le cose ma negli occhi, e che lo splendore della nuova aurora disperde... Eterna vicenda d'ombre e di luci, incessante rinnovamento, infinita rinascita del giorno dalle sue ceneri... Vita! 67.

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