e sua lettera di là, ricordata, ivi, 466.

Là dentro fu chiuso.

C'era buio là dentro, e a tutta prima il nostro prigioniero non ci si raccapezzava.

era qua e là in un punto, col passato e col futuro, che facevano a cozzi nel suo spirito e si scambiavano le parti.

Certo, se fosse dipeso da lei, egli non sarebbe caduto nelle unghie di Cepione, non sarebbe finito là dentro.

Di carattere fermo e risoluto, voleva serbare la fede e l'amore al di là della tomba e decise di combattere sola le battaglie della vita.

Raccontò d'esser andato sotterra nelle miniere, d'aver visitato grotte profonde e inesplorate, la sua gioia quando poteva trovare un minerale sconosciuto e i tentativi per andare negli abissi più profondi, là dove egli credeva dover esservi l'anima del mondo.

—Quella sì è un boccone saporito, passerò là a momenti.

FERRANTE E il bajo che resta di là?

Ci sono di là, signora, parecchie donne venute a profferirsi per governanti....

che non posso più tollerare, assolutamente, ch’ella ritorni là.

Come era parsa a me là, quando la rividi come una mummia....

EVELINA Ma va’ là, commediante, che non sei stato mai così bene come adesso!

E vuoi che ti lasci ripartire, che ti lasci ritornare là, se mi dici che è vero?

Intendendo che io debbo pure — debbo — poter tornare là!

Mentre tu puoi esser sicuro che là vado solo perchè c’è mia figlia....

Là, dove andresti soltanto per poter rivedere tua figlia, là, sì!

Pensa che c’è pure mia figlia là!

mentre mia figlia, là, la sento sola!

Perchè lei deve poter ritornare là! Ebbene, ritorni là!

ritorni là! (Silenzio — lunga pausa.

E quando tu sarai stanca là, d’essere mamma Lina:

là.... Suona il campanello al cancello.

Ho di là la carrozza (indica fuori del cancello).

(E seguita a ridere, a ridere, comunicando il riso a Ferrante e poi anche ad Evelina, per quanto ella forse non voglia) EVELINA (mentre la risata involontaria le muore sulle labbra) Anche la Titti là adesso?