49 Verbi da utilizzare per la parola convito
Cajo dipoi sulla riva romana diede un convito a Fraate, ed appresso ricevette anch'egli sull'opposta il medesimo trattamento.
Nel tempo della libertà ed uguaglianza, che somministravano i Saturnali, Romolo preparò un convito per le Divinità dell'Olimpo, che l'avevano stimato degno della lor società, e pei Principi Romani, che avean regnato sopra il marziale suo popolo e le soggiogate nazioni della terra.
Fiera storia e crudele, mio dolce amico, m'inviti a narrare, e non quale si convenga a rallegrare un convito di gioja.
— la spada vi apparecchia il convito;
Poi, nella corte, sotto un'ampia stuoia di canne o sotto un tetto di rami, incominciava il convito.
Como non te mette golaquesto ch'io t'ho proferito? Or viene e non far dimora,credi quel ch'io te dico, veni a veder lo convito,quanto è dolce e soave.
Il Talmud, oltre lʼagnello pasquale, aggiunse lʼobbligo di offrire nelle tre feste annuali della Pasqua, della Pentecoste e delle Capanne un olocausto detto di presentazione (Reijà), e un altro sacrificio di animali ovini o bovini, per farne parte ai sacerdoti, e per celebrare in quei giorni solenni un convito sacro (Ḣaghighà), ognuno colla propria famiglia, e anche con i propri amici.
Ma appena mezzo abbrustolito, si svegliò una dirotta pioggia, che estinse il fuoco, e costrinse la gente a ritirarsi, sicchè poterono i cani accorrerne, e far buon convito di quel arrosto.
Certo piissimo uomo fu egli quando imbandì il convito, nel dì che gli pervenne notizia della strage dei figli suoi;
Qui lo Speciale si fa a descrivere il convito, il desco ricoperto di bianchissimi lini, il vasellame d’oro e d’argento, i donzelli in eleganti abiti, pronti a un girar d’occhio dello scalco;
un torrente di vino sgorgava dalle narici del cavallo di bronzo che portava la statua del fondatore di Costantinopoli, e se d'alcuna cosa difettava quel convito, difettava sol d'acqua:
Io non voglio dire che assomigliasse Claudio, il quale avendo fatto ammazzare la moglie Messalina, quindi a poco postosi a tavola domandò del perchè la imperatrice non venisse;[50] ma dopo le sanguinose collere, che in balía loro lo trasportavano, tale lo sorprendeva un oblío dei commessi misfatti, che nè i sonni gli si turbavano, nè differiva i conviti, nè trascurava le feste, sollazzevole così, come se nulla fosse avvenuto:
Dopo alcun tempo da che durava quel convito, e da che i commensali, consunte le vivande, non attendevano che al vuotare i calici ed al novellare, s'udì elevarsi al di fuori un gran clamore con ripetuti prolungati evviva.
, e nel farne un convito sacro, fosse questo celebrato dai proprietarii, come vuole il deuteronomista (ivi, 20), o dovessero i primogeniti donarsi ai sacerdoti, come si dispone in altro luogo del Pentateuco (Num.
In Torre, capo del mandamento, nel 1844 fu consacrata la Chiesa e inaugurato il convito per circa novecento cattolici che v'abitano;
Io vedo moltiplicato all'infinito per tutta la terra il convito di Elena.
Esso era senza dubbio il discendente dei mangiatori di cadaveri, in tempi in cui questi erano numerosi e così numerosi i conviti.
E come tutto ciò che dà idea de' costumi di quei tempi deve aver luogo nella mia storia, così io non ometterò un magnifico convito che il Colonnese imbandì in quella occasione, e di cui ci lasciò memoria il Prato.
Ma se vinto ritorni, in quel momento, In cui solo vorresti a tuo bell’agio Maledir la fortuna, in cui la molle Parola di conforto anco ti annoja Sul labbro dell’amico, onte e rimbrotti Ingozzar ti bisogna, e far tua scusa, Mentre innanzi e’ ti stan col sopracciglio Con che sgridar son usi il siniscalco Che a voglia lor non ordinò il convito.
Fece il pietoso padre uccidere il vitello sagginato, fece parare il convito, fece chiamare gli amici, e con loro si rallegrò e fece festa di avere racquistato il suo figliuolo, il quale gli pareva aver perduto.
Gli pareva un convito infernale, e che per assuefarsi a cotesti alimenti e a cotesti liquori, il granduca e la granduchessa avessero dovuto durare maggiore fatica di Mitridate, che beveva e mangiava senza danno qualunque tossico, per gagliardo che fosse.
Venuta la domenica, dopo la messa solenne invitato il re andò a pranzo col papa, e passò il convito con tal piacere, ch'esso re confessò dipoi di non aver mai mangiato in sua vita con tanto gusto.
Ottimamente avvisarono gli antichi, quando posero i conviti sotto la protezione di un Dio, e meglio i cristiani sul principiare delle mense rendono grazie all'Ente supremo, imperciocchè gli uomini, se tristi, confortati dai doni della natura, balenino di bontà, e se buoni appaiano divini.
Predilesse i conviti, poi che aperto ne la fraternità convivïale è l'animo de li uomini ed un serto di chiarissima luce il vin spirtale cinge a le fronti;
ma io ti racconterò ora un convito che non è stato descritto da poeta niuno, ma io ti addurrò cose che mi sono state dette pochi anni fa col testimonio di un grande di dignità e di ricchezze.