21 Metafore per felicissimo

Siccome costa dalla confession di fede che Felice vescovo d'Urgel compose, allorchè finalmente tornò al grembo della Chiesa, sul principio dell'anno presente, fu celebrato in Roma un concilio da papa Leone III, e da cinquantasette vescovi, praecipiente gloriosissimo ac piissimo domino nostro Carolo:

«Felice esser dovea anzi che no la condizione de' cittadini longobardi che italiani, i quali con loro formavano uno stesso corpo civile ed una stessa repubblica».

Felice è l'elegia A un bambino, composta contemplando un bambino che giuoca;

TILDE Felice lei che è arrivata a cotesta età! GUSTAVO M'invidia?

Felice è certo questa nostra etade quanto altra mai ne fu, quanto ne fia dopo i nostri:

La giovinezza è per stessa la felicità, e i felici sono immemori;

Felice fu il loro ingresso colla presa di Messina, e poi di Siracusa, dove specialmente si distinse Guglielmo figliuolo di Tancredi d'Altavilla, venuto dalla Normandia a cercar fortuna con altri Normanni in Puglia.

Felice è il letterato, il filosofo e l'artista che s'invecchia;

Felice è la magione, doue regna la ragione.

Assai felice è morte con honore.

Già il piè vacilla, e il Lume; Ed' un freddo mortal già mi sorprende Felice è la mia morte S'un tuo sospir compiange la mia sorte.

Francesco e Guido Gonin, Enrico e Francesco Gamba, Gaetano Ferri, Andrea Gastaldi, Angelo Capisani, Ferdinando Cavalieri, Pietro Ayres, Camino, Perotti, Beccaria, Raimondi, i conti Corsi e Pastoris, e i due Felice, Cerutti e Biscarra, sono cari nomi che spesso udimmo ripetere ed encomiare in vari generi di pittura nelle annuali pubbliche esposizioni di Belle Arti.

Capii che Tatiana si era negata a nonno Felice fino al giorno delle nozze, ma nonno Felice non aveva saputo o voluto prenderla.

«Quanto felice, esclama Claudiano, quanto felice avrebbe potuto essere il popolo d'Italia se Mallio avesse potuto sempre vigilare, ed Adriano sempre dormire»!

Felice è la posizione della città, alquanto elevata, ariosa, e perciò salubre:

Felice presentossi umilmente, s'inginocchiò dinanzi all'imperatore e ai padri, ed attese la sua sentenza.

Vittoria! Di scagliossi alla città del trono E de' cento felici incliti alberghi, E delle orrende mura ove trascina Sua catena Ebelin.

Felice però è la sua scoperta che quelle lettere sieno Ebraiche miste alle Siriache.

Di questo modo san Benedetto d'Aniano è l'uom della gerarchia, laddove Felice è l'uom della distruzione, due principii che sono perpetuamente in guerra tra loro:

L'arcivescovo Felice di Ravenna fu, secondo l'uso bizantino, abbacinato, e poi mandato esule in Crimea.

in 8. Felice è pure la versione anonima che abbiamo nella prima Raccolta Milanese.

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