25 Metafore per guai

«Guai a voi che nessuna cura del futuro non morde! Guai, guai al secolo che non scruta il problema dei destini!

Guai per te s'è un rifiuto....

Guai se la donna borghese sia ricca, poichè la ricchezza è allora il sole che batte sullo stagno e ne centuplica la bruttezza e i pericoli! Guai se una città provinciale vanti un passato qualche volta storico, una ricchezza di possidenti, una coltura di università;

E i guai del primo cerchio, no, non sono di anime del primo cerchio dove i lamenti sono sospiri e non suonan come guai.

t'apporto nuovi guai.

E non sarebbe per avventura un guaio più grosso?

La si era avvezza a far la signora in casa nostra, ecco il guaio.

Già, il guaio è nelle conferenze.

un altro che l'unico guaio fu il contrattempo per cui andò vuoto lo stratagemma;

I guai erano i creditori, che cominciavano a perder la pazienza, e don Lisi il calzolaio, il quale doveva avere dieci onze, gli aveva mandato a dire che se non lo pagava gli avrebbe rotto le corna.

Il guaio è per i poveri diavoli che ci hanno da stare, all'orario.

I guai sono le femmine che li vogliono, e se non fosse stato per Nannina, che avevano visto parlare con una guardia di pubblica sicurezza, e a cui poi Tetillo avea dato uno schiaffo all'uscire che faceva dalla messa con le compagne, adesso nessuno si sarebbe fatto del sangue acido per la collera e le male parole.

Il guaio non sarebbe dei grossi, per verità;

E guai, guai a chi li racconta, i sogni!

Il guaio serio era l'inquietudine che gli si era cacciata addosso e che gli cresceva ogni giorno;

I guai peggiori sono all'interno.

Ma il guaio più grosso fu a maggio, quando venne al quartierino dirimpetto la famiglia di don Felice Giordano.

Chi sia la dama qual mena tal guai, Poi oderiti stando ad ascoltare.

ed è una meschinità della critica negativa del secolo passato l'imputare a Carlo Magno ed a Leone i guai che ne vennero quando l'unità allora combinata riuscì a discordia;

Duna a tutti pri re 'na staccia tisa; Li fa uguali, però 'ntra li guai sulu, Liberi, pirchì in bestij li stravisa.

Ma il grosso guaio era l'esser padre d'un ufficiale che aveva preso le armi contro il suo legittimo Sovrano e che doveva quindi emigrare, l'esser marito d'una donna senza giudizio, che s'era voluta cacciare in una dozzina di comitati, e per diciassette mesi non aveva fatto altro che salir le scale delle case per accattar firme a indirizzi e denari per collette, o bazzicar per le ambulanze a civettare coi feriti (alla sua età!

Il guaio era pe' rimasti a piedi.

In fretta, , ma, ti prego, senza romperti la nuca, perchè quest'altro guaio sarebbe proprio fuori programma!

ma il guaio che mise da capo a soqquadro la cristianità fu la promessa di rendere Parma ai Farnesi;

Ebbene quei guai sono come il soffiar di stizzi verdi messi al fuoco, che da una parte bruciano e dall'altra gemono.

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