36 Metafore per vive

Ah! Bene... Viva Roma capitale d'Italia!

Ed espresse fra gli odî fraterni La bontà dell'ingegno latino, Viva ne' tuoi carmi, o Divino, Che per tempo scemata non fu.

Viva, entrerai nel sangue de' tuoi figli.

18 Viva il sindaco [sindavo] eroe 31 e lo presentò al [la] marito 117 conoscere questo [quetso] bocconcino 149 Mnemotecnica [Mnemo

Viva il professore!urlò a quel gesto la folla con nuovo impeto, come facendo eco al grido sottile di Bice, mentre Margherita e il curato gli si stringevano più vicino.

Viva fu la gioia di coloro, per la maggior parte o sconfitti alla battaglia di Hohenburg, o umiliati alla dedizione del campo di Gerstungen e tenuti cattivi nei castelli dell'impero per la durata e sicurezza della tranquillità.

Viva Palermo è il grido del popolo.

Cui nulla giova l'esser bella e forte, Se null'altro sai far che darti schiava. Meglio per te la morte!... Viva l'incendio che bruciando annienta Le tue lacere vesti e la tua fame, Viva l'incendio che all'ignoto avventa Le tue viscere grame;

Mi sento felice! Viva il magnifico messer Iacopo.

Viva la Monarchia, fu mestieri che la Guardia Nazionale aggiungesse:

«Viva enim vox multum imprimit quae habet nescio quid latentis energiae.

Il suo nome volò da ogni bocca: «Viva Andrea Ferento!» Lontano, alto, per l'aria libera, il suo nome cantò: «Viva Andrea Ferento!» E volando e cantando inebbriava il cuore dei giovani, perch'era un nome di ribelle anch'esso, e lo portava un uomo ch'era giovine ancora, che aveva sempre insegnato a vivere combattendo, a cercare i pericoli delle più dure battaglie, generoso alfiere d'una insegna di libertà.

Viva Vittorio Emanuele re d'Italia.

Viva Pisa e i Visconti!» fu la risposta;

Viva il vino spumeggiante nel bicchiere scintillante come il riso dell'amante mite infonde il giubilo! Viva il vino ch' è sincero che ci allieta ogni pensiero, e che annega l'umor nero nell'ebbrezza tenera.

Viva lo zio Neri!

Vive egli forse un conte di Roccamàla, poiché messer Ugo il felice ha pagato il suo tributo alla gran madre antica?

Che bisogno avevo io di conchiudere la mia vita da scapolo con qualche opera meritoria, come se il vivere in questo mondo di egoisti non fosse già un'opera meritoria?

Quando l'Avogaro volle ristabilire nella sua patria quella stessa autorità della repubblica veneta, sotto la quale egli era nato, e sotto la quale vissuto era suo padre, prendeva le armi per ciò che gli uomini hanno convenuto di chiamare legittimo potere:

Rimase, com'io dico, Brandimante Col destrier morto adosso in su l'arena Tra quelle genti occise, che eran tante, Che più morta che viva era con pena.

viva Pio IX sarà per un pezzo ancora in Italia e nel mondo il grido, che piglierà tutti i significati;

Oh non era punto un bel vivere a Milano, durante l’imperversare della reazione austriaca;

Certo il vivere in questa guisa è un sacrificio;

«è maggior gloria per un Monarca il morir libero, che il vivere schiavo,» e così gridando, si precipitò col regale infante nel mare.

come un cenno di lui potesse ridurla infelicissima, o sollevarla a primeggiare nella Corte fra le sue eguali, e tornarla, che è più, al marito, al figlio, che importa se contaminata?Il temere di essi, lo sperare in essi, il vivere per essi è pure l'unico sentimento, che nei sudditi suppongono i tiranni, e che credono bastante a frenar sino il pensiero;

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