23 Metafore per ah

Ah, no!rispose l'amico comprendendo finalmentesono napoletani, tutti napoletani, che Dio ti benedica!

Ah, il luccicante cavaliere dalla luna d'argento, che vinceva il piú animoso e nobile uomo del mondo, era un barbiere mascherato.

Ah ella era calma?

Ah sono stata una cantante, modestia a parte, coi fiocchi;

Ah, vivi son di certo i suoi capelli come se si rammentassero d'essere stati serpi... La Salvestra.

Ah, , mio marito è la causa di tutto!esclamò la signora.

Ah, Silvio, disse un giorno il principe con accento di dolce rimprovero, io sono molto in collera con voi.

Ah è proprio un'ottima compagnia! deliziosa!

Ah, ben la conosceva Mirella quella dolce figura!

Ah, il bozzetto!egli disse scoprendo il modello del suo Garibaldi, un Garibaldi ritto sopra la roccia, appoggiato all'elsa della spada nuda, non senza una certa espressione di fierezza nel viso.

Ah, ecco, è la foresta di Cherbomine.

Ah non è un ladro, non è un brigante....

Ah, caro mio, sono molto malcontento di mia moglie!

Ah, davvero, l’ottobre è il mese della vendemmia e dei tordi, ma è anche il mese delle febbri e dei primi freddi.

Ah, già, la contessa Elena è a pranzo da sua madre;notò il ministro, ricordandosi.

Ah Nanà è un prodigio!

Ah reniego del putto, vieio puerco, vellacco!

Ah, finalmente, respiro!

Ah sarà il resto dei miei studi.

Ah fosse scintilla di luce divina Quest'alma inquieta che va pellegrina Qual'umile vela su flutto crudel!

Ah, non è dunque un sogno codesto, gridò con voce straziante svincolandosi d'un tratto dalle braccia del servo e rannicchiandosi tremebonda in un angolo della carrozza;

Ah non è questa La terra dove sia compenso ai buoni; Terra al tristo benigna, al pio funesta Ma s'abbia il mondo i suoi venali doni; E a chi la viltà sua svelar non teme Tòrsi al brago volgar mai non perdoni.

Ah , dite benissimo;replicò il giovinetto;e questi sono i versi che stanno meglio sulle labbra d'un ragazzo par mio.

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