47 Verbi da utilizzare per la parola dea

Cotal vantaggio ha questa Tolomea, che spesse volte l’anima ci cade innanzi ch’Atropòs mossa le dea.

il vergognoso Sguardo girò confusamente intorno, E, balbettando futili parole, Per man prese la dea, ne le lucenti Stanze sacre ad amor trassela, e lei Mal ripugnante degli ambrosei veli Con mano carezzevole discinta, Al talamo invitò, dove, il gagliardo Proposito e il vicin fato e stessi Dimenticando, a delibar si diêro Del giardino d'amor l'ultime rose.

E quante volte mutò voglia e amor la dea di Cipri, la dea del terzo ciel?

Poi volle andar la dea alla montagna; e per non gire, io credo, mille prece 185 fece Filena e Rifa sua compagna.

Ella attirò alla sua ignobile causa una dea della moda, la contessa Merlin, nel cui salotto la principessa Belgiojoso andava di tratto in tratto, non certo in omaggio a lei, arricchita col più infame commercio (quello degli schiavi), ma pei celebri artisti, che la circondavano divertendo se stessi e divertendo tutti.

un cerchio spessissimo di giovani aveva attorniata questa dea, contendendosi una parola di lei, un sorriso, uno sguardo.

Allora riportando il velo sul suo viso, salutò maestosamente i consiglieri, ed uscì di quel passo con cui Virgilio vedeva camminare le sue dee.

«O casta dea dei verdi boschi, che contempli il cielo la terra e il mare, regina del regno tetro e profondo di Plutone, dea delle vergini, che da molti anni conosci il mio cuore, e sai quale sia il mio pensiero, proteggimi tu stessa dalla tua vendetta e dall’ira tua, per la quale Atteone soffrì orribilmente.

Per parte di Iunon, celeste dea, vennono due ardite e valorose.

Ti chiamavan di Zano la dea:

poichè, in quel tempo medesimo, il Fauriel traduceva la Parteneide, poema alpestre del poeta danese Jens Bággesen, ove non solamente si rimettono in iscena gli Dei ma si crea una nuova dea della Vertigine, dove la Jungfrau o la Vergine è allegoricamente rappresentata come una poetica persona viva.

Tu l’avevi creduta una dea, quindi il tuo non è amore ma venerazione, mentre io l’amo come creatura umana.

Quella cui diede il cerchio in cui si mira errar d'intorno con cangiati aspetti, la dea de la cornuta e bianca fronte, fu la bella Talia, la cui virtute fa verdeggiando germogliar gl'ingegni di verdura immortal di fiori eterni.

85 debbe dea Diana far la festa per la sua madre, come fa ogni anno, e la dea Iuno a venirvi ha richiesta, ch'ella e le sue ninfe vi verranno, che son belle, che, a rispetto a quelle, 90 queste di Diana silvestre parranno.

Orione ritornerà, e farà presto a dimenticare la dea nelle tue braccia!... SCENA SESTA.

eccomi a' tuoi piedi, o Romilda! Il direttore della Rinnovazione intellettuale desidera una speciale presentazione, disse la dea, additando con aria di regina un uomo di mezzana statura, vestito di panni neri, alquanto sgualciti.

gli antichi romani ne avrebbero fatta una dea.

Però quando leggete l'Odissea, E quelle guerre orrende e disperate, E trovate ferita qualche dea, O qualche dio, non vi scandalezzate:

E giá la dea a me avea mostrati 125 li gran troiani ed anche li gran greci, che eccellenti e forti erano stati, e detto avea de' Fabi e delli Deci; quando vidi un con molta gente intorno: ond'io a domandar oltra mi feci:

Di che gravandosi la dea della discordia, che essa non vʼera stata chiamata, preso un pomo dʼoro, vi scrisse che fosse dato alla piú degna, e gittollo sopra la mensa, alla quale esse sedevano.

70 Allor gridò la dea ad alta voce:

Io non posso imaginare una dea che ricorre alla manicure e alla pedicure.

E noi facemmo una gran prova di frenare il riso, e, lodata la disinvoltura ond'egli imitava la sua dea, ci accommiatammo e n'andammo a spasso.

«Perchè fu donna che amò di forte amore, vide Berenice della sua chioma ornato il firmamento e resa per quelle stelle immortale...» «E quell'altra così tremolante, così gioiosa, come si chiama ella?» «I nostri padri essendo pagani, immaginarono una dea della bellezza ed a lei consecrarono la stella gioconda che tu vedi.

Sarebbe stato mestieri di correre colla fantasia a quell'incognito indistinto di etere e d'ambrosia che involgeva le dee del paganesimo, quando si degnavano di apparire ai mortali.

47 Verbi da utilizzare per la parola  dea