33 Avverbi per descrivere come domino

Quando un toro selvatico è inseguito e preso col lazo, si mette talora a galoppare in giro, ed il cavallo spaventato del grande sforzo, se non è ben domato, non si metterà subito a girare come il perno d'una ruota.

Regnante domino nostro Karolo, Dei gratia illustrissimo rege Sicilie, Ducatus Apulie et principatus Capue, Alme Urbis Senatore, Andegavie, Provincie et Forcalquerii comite, ac Romani Imperii in Tuscia per Sanctam Romanam Ecclesiam Vicario generali.

Non era appena domata questa ribellione, che scoppiò la lotta per le immagini, la quale parve mettere subito l'Oriente e l'Occidente, ma specialmente l'Italia, in fiamme;

Ivi era stata poco prima domata un'altra ribellione, la quale fece sentire la sua azione indiretta anche nella Gallia.

Se ti fosse noto un segreto della mia giovinezza, ti sarebbe manifesta l'origine di quella ubbia strana del trapezio, ubbia che ora soltanto incomincio a domare appunto perché provocò in me una crisi violenta.

qualche leggiero abuso di Champagne, una volta tanto, per concedere qualche cosa alla mattìa giovanile, non ancor tutta domata dalle fatiche austere dell'arte;

chè niuno mai domò la Sicilia unanime e risoluta.

Ciò, benchè nel principio alquanto atterrisse, fu però tanto lontano che domasse il Popolo, che anzi i Tempj ed i Palazzi si danneggiavano indistintamente i colpevoli, ed i fedeli;

Così a Venezia, fin dal principio si trovarono di fronte il popolo dato all'industria ed al commercio, e le antiche famiglie italiane, che, non avendo l'aiuto dell'Impero, la forza dell'ordinamento feudale, vennero facilmente domate e vinte.

trarne profitto, per concludere un accordo, che gli permise di darsi interamente a domare i Duchi ribelli, ed a mettere ordine nel Regno, per poter poi combattere vigorosamente i Bizantini.

che freno alcuno non potea maggiormente domare ogni insolente pensiero dei Turchi, quanto il conoscere essi la buona intelligenza fra i principi cristiani ed il re della Persia.

E primi i Sassoni ed i Turingi non del tutto da Enrico prostrati o malamente domati dalle ultime vittorie.

L'istinto selvaggio delle due razze è sopravvissuto e la lunga schiavitù non li ha affatto domati.

Si fecero anche nel presente anno altre spedizioni militari, massimamente per domare i popoli della Guascogna, che s'erano in parte ribellati, e dal re Pippino figliuolo dell'imperadore furono ridotti al dovere.

Così quando Federigo pensava d'aver oggimai domata la Chiesa e il suo capo;

Oh! domiamo questa febbre.

Le due scimmie dapprima si erano mostrate ricalcitranti a portare la loro parte di bagaglio, ma l'orang-outan, che si era armato d'un randello, le aveva ben presto domate e marciavano sotto la sua sorveglianza, pronto a battere sulle loro spalle un pezzo musicale da far strappare urla di dolore.

Bellezza meridionale , ma senza l'affettuosità mediterranea, con sensualità raffinate dal calcolo e lussuria prodigata fuori d'ogni legge di pudore, nel bisogno di domare prontamente i maschi e sfruttarli.

Qua e alcune figure svelte, robuste, non domate dagli anni, dalle sventure, uomini imponenti, di aspetto nobile, dall'espressione concentrata, come rinchiusi in un pensiero, nella contemplazione di una imagine interna, lontana, vivi materialmente, e già fuori della vita con tutta l'anima, solitari in mezzo alla folla dei rimbambiti, dei burloni, degli egoisti raffinati o grossolani, degli indifferenti, degli ebeti....

ma un lungo conflitto ci volle a sbrogliar questa anarchia nella Chiesa, finchè il genio di Gregorio VII, all'undecimo secolo, venne a ordinarla sotto una sola mano, con cui domò sicuramente la barbarie feudale.

È questo il vostro amabile errore, che vi comunica ogni tanto certe velleità di singolarizzarvi nell'audacia e nella ribellione, subitamente domate forse con vostro dispiacere dalle forze sane del vostro temperamento.

Nella Cronica di Eusebio è scritto che Severo in questi tempi talmente domò anche gli Arabi interiori, che formò una provincia romana del loro paese.

Non più ora mi meraviglio, che da tale città fosse il mondo intero domato, ma mi meraviglio anzi che fosse domato così tardi.

Una di coteste donne è credibile fosse la «diletta in Cristo sorella, ancilla del Nostro Signore», alla quale, senza ne apparisca altramente il nome, fra Domenico Bonvicini, il più animoso dei seguaci del Savonarola e uno de' due suoi compagni di rogo, scriveva: Sorella mia in Christo domino dulcissima.

Et elexe domino Antonio di Zenari, dottor, operato in essa legation per Soa Majestà.

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