23 Metafore per caldi

Caldi furono i sospiri, universale il pianto al comparire dell'urna funebre.

Caldo ancora d'entusiasmo giovanile era ammiratore ardente d'ogni fatto che sapesse di coraggio o di virtù ed animato pur lui d'un coraggio temerario in un momento d'esaltazione avrebbe affrontato impavido i più inauditi pericoli, purchè credesse di compiere un dovere o di far una bella azione.

Un caldo abbraccio di Gertrude l'assicurò che avrebbe sempre trovato in lei aiuto e simpatia.

Il caldo era atroce;

Un caldo... un caldo che fa sudare anche i sordi! BOBI.

Che caldo è in questa camera;

Caldo fu il combattimento, in cui Francesco figliuolo di Sforza, giovane allora di dodici anni, diede il primo saggio del suo valore, come se fosse stato veterano nel mestiere dell'armi.

Partì coll'armata alla volta di Castellaneta, e, non ascoltando che il caldo suo desiderio di vendetta, non volle ricevere gli abitanti alle condizioni da loro offerte.

Il tempo freddo il rattrappa, il caldo il dissolve, il giorno gli è noioso e la notte grave;

Caldo di vigor novello è una frasca rettorica, un ghirigoro senza scopo, invece del semplice e schietto rinvigorito del testo.

Il maggior caldo da me osservato fu di 23 gradi e mezzo di Reaumur il 5 febbrajo verso il cader del sole, ed il minimo di 16 gradi il giorno 16 dello stesso mese alle sette ore del mattino.

ma il caldo dell'imprecazione lo mostra dettato quando Alberto ricusò d'ajutare i Ghibellini.

gli odii e gli amori erano men caldi d'un tempo;

Il caldo è principio di vita, il freddo è morte.

e se un caldo soffio di poesia la ravvivi, ella diventa preghiera ed imprecazione, espressione d'infinito rammarico e di giubilante letizia, augurio, speranza, vaticinio.

come il sol che si cela elli stessi per troppa luce, come l caldo ha róse le temperanze d’i vapori spessi, per più letizia mi si nascose dentro al suo raggio la figura santa;

e io che senza scorta lasciata avea la greggia e tuttavia sentia montando il sol montar il caldo, lui lasciai pur dolersi:

Lo caldo sghermitor sùbito fue; ma però di levarsi era neente, avieno inviscate l’ali sue.

Pure gli abitanti vogliono che il caldo siavi moderato;

I caldi prieghi sono stati, signor, che ho qui, piangendo, porti a quel Sol che col suo divin raggio sempre ti può far vivo.

i cicalini, il caldo li sollecita.

et insomma noi siamo homini, che il caldo ci stempera et il freddo ci ranichia.

Riprenderò domani con passione minuziosa quel vastissimo caldo scintillante tessuto di treni città rotaie villaggi prati strade gambe-donne che si chiama pianura della vita operante saporita in bocca.

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