1101 collocazioni per correre

Del resto troppi requisiti gli mancavano ancora per ottenere un buon ingresso nel calendario de' santi, e v'eran momenti anzi ne' quali correva pericolo di non parer più riconoscibile;

Ma di questi Don Giovanni ce n'erano già tanti in ordine di marcia, che il nostro Ariberti correva il rischio di giunger l'ultimo, e quando non ci fosse stato più sugo a tentare l'impresa.

Il 11 di giugno cominciò finalmente a correre sordamente per Milano una strana voce:

ma la Ginevra che non lo conosceva, e in questa comparsa d'un nuovo personaggio trovò subito una speranza, si mosse istantaneamente, e loro correndo incontro:

E qui correrebbe l'obbligo a noi di raccontare alla spiccia quanto è avvenuto, se alcune lettere del Palavicino medesimo, scritte sparsamente in que' due anni allo Sforza e al conte Galeazzo Mandello, non ci liberassero da questo officio.

Così quanti milanesi trovavansi a quel banchetto, tutti, a quel suono, a quella voce, a quel canto, a quelle parole, che tante volte nella loro città medesima erano ad essi suonate all'orecchio, si sentirono correre i brividi nel sangue... fu uno sconvolgimento repentino dei pensieri di tutti,... Alla mente di ciascuno si appresentò la squallida scena della patria lontana... l'allegria cessò di colpo.

Ella, mentre AMEDEO corre la strada, L'aer condensa, e d'ombra umida e nera Immantenente il Sagittario involse, E quinci a l'ira d'AMEDEO lo tolse.

Dice di più, che Leonzio come imperadore entrato in Antiochia nel mese di giugno, correndo l'indizione settima, e per conseguenza nel presente anno, creò Liliano prefetto del pretorio.

dicono, correre le sue acque per lo spazio di ottantacinque miglia, e affermano potersi navigare per venticinque discosto dal mare;

Franz allorquando si trovò all'aperto sulla bella strada che corre diritta a Novara sferzò i cavalli e questi pieni di brio si slanciarono nitrendo a generosa carriera.

«Venite itaque, audite me scorta, postribula, volutabra porcorum pinguium, cubilia spirituum immundorum ec.» Si vede chiaro, che tra san Pier Damiano e monsignore Giovanni della Casa corre il tratto di parecchi secoli.

pur troppo in fatto di disgrazie non corre differenza alcuna fra Marco e il Curato, e per tutti, o vogli uomini o vogli bestie, elleno stanno sempre apparecchiate come le tavole degli osti.

ma quando appunto la guerra si definiva in favor di Francia in Germania, e nell'Italia superiore, essendo già corso oltre il suo mezzo il mese di novembre, arrivavano nel golfo di Napoli due navi Inglesi con molte onerarie, sopra le quali erano quindici mila soldati, dodici mila Russi venuti da Corfù, tre mila Inglesi venuti da Malta.

la solitudine poi appariva ancora maggiore del solito correndo una stagione in cui le migliori famiglie sono in campagna.

Di , si sentivano correre le monete sul tavolo ma eran gli avversari che vincevano.

Giovanni di Porto però, prendendo la parola a nome di tutta l'assemblea, scongiurò il papa che sguainasse la spada di Pietro e scomunicasse un monarca scellerato e ribelle, giurandogli a nome di tutti fedeltà ed obbedienza, decisi com'erano di correre una sorte con luifosse stato pure il martirio!

e si sentiva parlare tutte le lingue, e correre in ogni parte un fremito di vita, che rallegrava.

Ma ciascuna lottando il fianco allena, E correndo la terra imprime a pena.

LIII Rimira di battaglia orribil'arte, Correre il sangue ed allagare il suolo, Mira monti d'estinti, e mira sparte Le squadre in fuga e che non pugna un solo;

Voi correte in caccia le campagne, o saltate i fossati, o veleggiate sui laghi ascoltando i canti verginali di che sull'alba risuonano le sponde, o cercate i semplici costumi tra le montagne dell'Elvezio vicino... Ma ricordatevi di noi, che siamo qui soli! E tu pure, altero e ritroso ingegno, che fai?

Ordinate le quali cose, attese la notte a correre affannato tutte le vie di Como dove era popolo, tutte le case, tutte le fabbriche di lana, di seta, dove eran giovani per trarli a e indurli ad armarsi, e molti ne ebbe persuasi infatto.

...» E la sera a letto, fra le coniugali tenerezze, ingiungeva al marito (anche in quei dolci momenti la Contessa conservava sempre il tono assoluto) di correre la mattina appresso, prima della lezione, dalla fruttaiola sotto i Portoni dei Borsari (una che trovava servizio alle ragazze) per cercare s'era possibile di riaccomodarsi.

Così, a lenti passi e sbrendoli di conversazione, ella seppe che il suo adoratore aveva fatto in sua giovinezza il soldato, e corso mari e terre lontane, dove aveva potuto mettere qualcosa di costa, non molto, ma tanto da vivacchiare senza bisogno di aspettar la manna dal cielo, e da fargli desiderare di non morir solo, come aveva fino allora vissuto.

e in mezzo a loro, correndo innanzi e indietro, fra le gambe e gli ombrelli chiusi, una masnada di ragazzetti scamiciati pei quali quella riunione di gente era una festa tanto più gradita perchè era una soprappiù delle solite del calendario.

La mattina per tempo si acconciò come per recarsi a messa, mise a parte del suo trovato Paride, che assai l'applause, e dopo concertate certe cosarelle fra loro uscì di casa con tale impeto, che pareva volesse correre il palio;

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