FRANCESCO (accenna un inchino.

Bice veniva appunto verso di loro con una tazza nella mano, ma siccome don Gregorio non prendeva mai caffè, la tazza toccò al dottor Leoni, che arrossì impercettibilmente facendole il solito piccolo inchino.

Ciò detto, rifece la sua strada, non senza ricevere un altro inchino dal legnaiuolo.

Stava egli sur uno scaglione del vestibolo atteggiandosi ad una curva mirabile, che voleva significare il più ossequioso inchino, allorchè il principe gli fuggì.

Si volse dall'altra parte a ripetere l'inchino alla dama che aveva alla sua sinistra.

«Ben venuto,» disse costui appena vide Rogiero, facendogli profondissimo inchino col berretto alla mano, e percorrendolo da capo alle piante con tali sguardi che parvero una frugata di doganiere, «ben venuto sia il Cavaliere.

e, come fa il giunco acquidoso, l'avresti veduto tutto il dì inchino sulla riva del palude, mirando cader nell'acqua le lagrime che gli stillavano dagli occhi:

Poi, disegnato l'ultimo inchino e l'ultimo sorriso, ci lasciò soli coi nostri nomi senza diadema;

Discorrendo, fermandosi ogni tanto, voltandosi sempre a ricercarmi, egli si avvicinò a me, facendomi un grande inchino.

Le ragazze fecero ancora un po' le ritrose, ridendo e coprendosi il viso con una mano; e poi, tutt'e due assieme, facendomi un grazioso inchino, tiraron su delicatamente con tutt'e due le mani la gonnella del vestito, e mi mostrarono una bellissima sottana fatta di tre pezzi, uno verde, uno bianco, e uno rosso con una gran croce bianca nel mezzo....

Finita la visita, il padrone di casa attraversa con voi le stanze e vi accompagna, pronto a farvi un inchino.

Fargli un inchino, udire la sua opinione intorno all'ultima tragedia di Ratine, o al trattato di Bossu sopra la poesia epica, reputavasi un insigne favore.

Il signor Omobono che lo aveva accompagnato fin là, si trasse di nuovo il cappello e, fattogli un'inchino, tornò indietro;

Il cassiere dell'albergo in persona, all'apparire della miss, lasciava il suo scanno, chiudeva a chiave il suo piccolo ufficio, e fattole un profondo inchino la precedeva nella «stanza della pesatura»:

mi fe' un inchino alla francese, mi diede una stretta di mano all'inglese e improvvisò un complimento da italiano e patriotta:

Quasi contemporaneamente un signore non alto di statura, largo di spalle, con lunghi favoriti biondi, varcava il limitare e dirigendosi rapidamente incontro alla contessa, le prendeva la mano, così da impedirle l'inchino che la dama aveva abbozzato.

I passi si avvicinano, si fermano all'uscio... Ma non è Giacomo D'Orea, è il sorridente Gaudenzio che si presenta con un leggero e goffo inchino:

Tutte le porte in basso, fuori di una sola, si spalancarono insieme e irruppe nel gran vano il popolo delle dame e dei cavalieri che si allineò silente in cerchio fissando, già pronto l'inchino, la porta chiusa.

Lo scudiere replicò l'inchino e partì.

Davanti alla soglia della comune, fin dove li ha accompagnati, li licenzia, ricevendone l'inchino.

il signore Omobono quanto l'altro cedeva terreno, egli ne acquistava sottentrando veloce, e rinnovando lo inchino minaccioso, sicchè da un lato dando indietro, dall'altro incalzando, il signore Orazio sbalordito, senza quasi accorgersene si trovò spinto fuori della stanza del banchiere.

Il marchese ripetè il suo profondo inchino e partissi.

Novamente mi volgo alle gentili Dame, ai signori, nè porrò in oblio Di riprodurre l’inchino obbligato, E, rubando una frase di Manzoni; Se mai l’autor riuscisse a darvi noia, Giuro per lui che non l’à fatto a posta.

Pier Luigi affrettò il passo, li raggiunse e, oltrepassandoli, salutò la nipote e il marchese con una grande scappellata, un grande inchino e un cordialissimo sorriso.

I due scambiarono un inchino, mal dissimulando però la noia scambievole che si recavano.