Quale preposizione utilizzare con cuscino
e in mezzo a quelle fanciulle, tutto assorto in fantastiche contemplazioni sta adagiato su larghissimi cuscini di raso, un giovane avvolto in una magnifica roba di stoffa cilestre.
Di tal guisa parlando, il re di Citrulia si era lasciato cadere sui cuscini del trono, e rideva grossamente colle guancie e col ventre.
Attilio ed il Visconti avevano adagiata la Valenzia su alcuni cuscini sotto il felze, quando era caduta priva di sensi:
un cuscino per appoggiare la testa....
esso serve a imbottire i cuscini da selle e i basti.
in quella stanza solo rischiarata dalla luce vacillante del lumicino da notte, mentre vegliava guardando tristamente quei capelli tanto baciati che soli non si confondevano nell'ombra con il cuscino su cui posava il volto impallidito, in mezzo alla stranezza di un dolore tanto inaspettato che talvolta gli pareva un orribil sogno, mille nuovi pensieri lo agitavano.
ne tolse una, l'accese e, accomodati i cuscini sul capezzale, vi si appoggiò a suo agio.
O il delirio di una speranza, come talvolta ne hanno i moribondi drizzandosi sui cuscini a parlare di quanto faranno, appena guariti, con accento convulso d'impazienza?
e se vedeva qualche avanzo di carne o di pesce, li pescava, li rinvoltava in un cencio di pezzuola turchina, e li nascondeva sotto una coperta umidiccia che faceva da cuscino al sedile del carro;
, e si allontanò portando il bastoncino sulle due palme stese, come i paggi recano nel corteo il cuscino col serto regale.
Egli ci sta però in compagnia della sua mula che ha l'ardire di allungarsi fino a mangiare i pochi fili d'erba che formano sedile e cuscino di Sua Eccellenza.
Di sopra, appoggiato a due infermieri, scendeva al gran cortile soleggiatoove i parenti, aspettandolo, gli preparavano cuscini in una carrozzaun giovane convalescente, ancora assai pallido, ma così lieto, così felice d'andarsene!
Il tavolino da lavoro dove altre volte si occupava come sapeva meglio la Caterina, ora era diventato il posto dell'Elena, che ne aveva coperto il cuscino con un ricamo, e ci aveva messo accanto un bel cesto di vimini ricamato anch'esso, nel quale riponeva la biancheria da rammendare.
Fortunata gli acconciò due cuscini dietro la testa, si mise a sedere, appiedi, sul letto, e ricominciò il suo lavoro di uncinetto, seguendo curiosamente i miei preparativi.
Diè un balzo d'orrore, e si trovò dall'altro lato, inginocchiata per terra, col cuscino fra le braccia.
Elena solleva la testolina scotendola per liberarsi la faccia dai capelli che la coprono tutta e coprono anche il cuscino come un'onda nera rilucente, e guarda fissa verso la finestra dalla quale si scorge la villa Roero.
che faceva metter cuscini sopra i sedili, un gran tappeto sulla tavola, e una bella tenda tirata fra gli alberi, per custodirsi meglio dai raggi del sole;
si strinse nella coperta riabbassando la testa sul cuscino senza nessuna vergogna che fosse così sudicio.
Ma De Nittis lo trasse alquanto in disparte, mentre Margherita, indovinando la gravità della situazione, cercava d'intrattenere Bice col ricomporre i cuscini nella culla.
Un poco alla volta cominciò a discernere il bianco dei cuscini tra cui posava, e poi, come avvolta nella nebbia, la faccia languida e la figura giacente della sua Reginetta.
disse Quercia a Giovanni che levatosi in fretta il pastrano lo ripiegò a fagotto e lo pose come cuscino sotto il capo di Francesco;
questo mondo accosì povero di Lucrezie e accosì ricco di Lanciotti, costretto a cercare il godimento intellettovale sòtta al vultòn dèl Pudstà, e di inghiottire gli sbadigli alla Società del quartetto, è pur sempre la nostra custodia naturale, com è quella del pussà d'arzèint, che offre un soffice cuscino agli ospiti che sanno farvi l'impronta.
Siccome la carovana camminava lentamente, tenendo sempre la medesima direzione io la sopravanzava, accompagnato da due domestici, i quali tendevano un piccolo tappeto ed un cuscino presso la strada, e su questo restava seduto più di tre quarti d'ora che richiedevansi pel passaggio della carovana;
Soltanto lungo il muro maestro, dove s'apriva la porta, un tendaletto rigato come la gandura d'una Mzabita faceva ombra sul tappeto ricoperto di cuscini ove gli amanti passavano gran parte delle ore diurne e notturne accarezzandosi.
Andrea posava convalescente fra i bianchi cuscini dopo settimane di malattia.