129 Avverbi per descrivere come suonano

La folla aveva cominciato fermarvisi, a che appena suonava la prima avemmaria in Duomo, e cambiata e rinnovata, è impossibile dir quante volte, vi stava stipata or tuttavia che i monsignori nella sagrestia orientale s'adattavano in fretta la cappamagna, battendo in quella gli ultimi tocchi de' vespri;

e perché si tace in questa rota la dolce sinfonia di paradiso, che giù per l’altre suona divota».

e perché si tace in questa rota la dolce sinfonia di paradiso, che giù per l’altre suona divota».

quel battito gli suonava continuamente all'orecchio, e parea misurargli i minuti che ancora gli restavano a diventare il più infame degli uomini.

Qualunque melodia più dolce suona qua giù e più a l’anima tira, parrebbe nube che squarciata tona, comparata al sonar di quella lira onde si coronava il bel zaffiro del quale il ciel più chiaro s’inzaffira.

Suonava appunto la mezzanotte, nel momento in cui Petronio rinserrava coi chiavistelli la segreta, ove era rientrato Tognetti.

ancor mi suonano all'anima le sue ultime memorande parole:

Egli amava con passione la musica, e suonava divinamente il violino, la sera, in una stanza chiusa, per lunghe ore continue.

L'orologio delle Carceri Nove suonò lentamente le cinque ore.

«Oh! suonate a gloria campane!

ma improvvisamente fu suonato all'uscio.

E afferrato il campanello, suonò furiosamente.

onde la mente del lettore sarà percossa da quella sentenza, che sembra assurda, e suona pur troppo orribilmente vera:

Venne dunque la sera, e all'orologio di s. Francesco suonò presto l'ora di notte.

Ma in qualsiasi modo venisse dal pubblico interpretata, è sempre vero che quella sua lirica che suonava disperatamente, come campana a martello, acquistava grande forza di attualità politica per il fatto che in quel tempo vivevano Mazzini, Garibaldi, Cattaneo, Mario e con essi il fiore del patriottismo eroico;

Non morirà, m'immagino, se suona stasera.

chè oramai si suonava a distesa.

Nel silenzio della strada la sua voce minacciosa suonava chiaramente.

Quella frase, buttata a caso dal contino, suonò dolcemente all'orecchio d'Ariberti.

Infine, mezzanotte suonò pure.

La conversazione si spegneva, allorchè il campanello della porta suonò vivamente.

Domenico Cirillo, medico e naturalista, il cui nome suonava onoratamente in tutta l'Europa, non isfuggì il destino di chi ben ebbe amato in tempi tanto sinistri.

Così ha fatto Elda Gianelli, nome che nella nostra letteratura oramai suona forza e armonia.

Fece por mano a' lavori il dugento sessantatrè (23 settembre 876 a 11 settembre 877), in luogo discosto quattro miglia dal Kairewân e chiamato Rakkâda, Sonnolenta come suona appo noi.[102] Entro un anno, fornite le mura, innalzata una torre che addimandarono di Abu-'l-Feth,[103] Ibrahim inaugurolla con sanguinoso tradimento.

E per non dire dei più antichi, e di quei tanti che trattarono la Storia delle Arti, Roscoe, Hallam, Shepherd, Perceval, Ginguené, Daru, Fauriel, Artaud, il Duca de Luynes, Lebret, Bouterweck, Voigt, Schlosser, Savigny, Raumer, Hurter, Rancke, Witte, Leo, Gervinus, Barlhold, Höfler, C. Meyer, Rudelbach, Gaye, Papencordt, Dönniges, ed altri molti, hanno pagato un ricco tributo di devozione e di affetto al bel paese ove il suona.

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