51 Metafore per manzoni

Arrivato a Milano, all'albergo, scrissi a casa una lettera di otto pagine nella quale dicevo che Milano m'era parsa la più bella città del mondo, che il Manzoni era un angelo e che io ero felice.

E bene questa virtù, quest'arte il Manzoni possedette, come autore de' Promessi Sposi?

Certo, il Manzoni è un artista vero, un artista grande;

Il Manzoni concepì poi per la vita di collegio una tale avversione, che, al dire del Loménie, egli non volle mandare in collegio alcuno de' suoi figli, ch'egli educò, invece, presso di .

Per don Luigi, innamorato degli avvegnachè e dei conciossiachè, il Manzoni era un barbaro, e non c'era scribacchino d'istanze ch'egli non preferisse all'autore dei Promessi Sposi.

«Manzoni è all'ultimo capitolo ancora.

esclamerà qualcuno oh non sapete che il Manzoni è un colosso?

il Manzoni lo concepì e lo scrisse fra il 1800 e il 1801, il che vuol dire tra il fine del suo quindicesimo e il principio del suo sedicesimo anno.

Il Manzoni, prudente sempre, non la condanna;

Sanno tutti che il Manzoni fu, non solo un curioso di storia, come ce ne sono tanti, ma ancora un indagatore, e un indagatore quanto più si possa desiderare paziente, diligente, perspicace.

il Manzoni il tema stesso elevò a quello stupendo studio del cuore umano e a sapientissima morale».

Ma nel 1805, conviene pur dirlo, il Manzoni era già lontano da quel primo entusiasmo, col quale quindicenne, nel Trionfo della libertà, ammirando più che altro la gloria di colui che chiamavano allora il Dante ringentilito, egli aveva glorificato e difeso contro i suoi detrattori il suo maestro Vincenzo Monti.

il Manzoni era tuttavia in quell'età, in cui tutti gli scrittori celebri sembrano degni d'essere amati, quando incontrò il Lebrun;

Cade quindi l'indiscreta ciarla nata in Milano, per cui si suppose possibile che il Manzoni fosse figlio dell'Imbonati, ciarla, alla quale alludeva forse il verso del noto Carme giovanile, In morte dell'Imbonati:

Il Manzoni fu un filosofo, ma non un sognatore;

il Manzoni non voleva foresta vergine e non voleva nemmeno il giardino di Versailles;

I see lives, the gashes Do better upon them».[50] Il Manzoni, da buon filosofo della storia, e poco tenero oramai dell’arte classicheggiante e dei critici dittatori del buon gusto, dedusse dal mancato suicidio del desolator desolate, del victor overthrown, la conseguenza che la necessità ineluttabile del suicidio negli eroi e nelle situazioni tragiche sia del tutto posticcia, e punto rispondente alla realtà.

Manzoni è un gramo poeta, Verdi fa della musica intollerabile.

Il Manzoni ringraziò e promise di sopprimere nella nuova edizione l'immeritato rimprovero a' cronisti;

Se il Manzoni era il sincero interprete dei sentimenti della parte più eletta del popolo lombardo, un altro poeta, anch’esso amico di libertà, si ribellava a quei sentimenti, in preda a un’agitazione incomposta.

il Manzoni è inventore del genere.

Rimase stupito udendo che i Promessi Sposi furono scritti nel primo quarto del secolo, e che il Manzoni, pure seguendo l'esempio del Walter Scott nel suo romanzo, fu nella letteratura italiana un novatore, il quale, ai suoi tempi, fece «parte da stesso»;

Il Manzoni, come ho già avvertito, era un lettore e un postillatore di libri infaticabile;

Il Manzoni gli comunica la morte dell'amico Porta, 353.

il Manzoni è addirittura senza naso, mentre ne aveva abbastanza di naso e naso fino!

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