589 collocazioni per sguardo

non si poteva quasi afferrare l'espressione di quello sguardo, ma se ne rimaneva soggiogati.

Le parole di padre Domenico, il tono della sua voce e il fuoco del suo sguardo mi destarono un fremito nell'anima.

gli occhi, di colore indefinibile, tra il grigio e l'azzurro, potevan turbare con la fissità dello sguardo.

Al lampo dello sguardo successe immediata la parola, e questa parola era una assoluta e sdegnosa smentita.

, e lo trovi nella dolcezza del suo sguardo, nella poesia delle sue parole, nell'affetto d'un'alma tenera, sensitiva, ardente....

Provateella soggiunse, subito, con una tal luce nello sguardo, con un tal sorriso di offerta sulle labbra, che il poveretto vacillò.

poi la vecchia tornava ad abbandonare la testa sul petto, e i suoi occhi senza sguardo rimanevano fisi in una opacità oleosa d'impannata.

Dunque,domandò Emilia, acuendo l'intensità dello sguardo,Ella non crede mortale la malattia di Roberta?

In quel momento la duchessa lo guardava con compassione, senza che la sua bocca pronunziasse una parola di rimprovero, senza che dall'occhio umido di lagrime partisse uno sguardo meno affettuoso dello sguardo consueto.

il cavaliere del ballo, che, come allora, la copriva d'una magnetica potenza del suo sguardo.

Quando la fiamma di uno sguardo, o il fáscino di una voce ci lusingano, e la Provvidenza con senso arcano ci avverte, non tenghiamo conto dell'ammonizione;

Con la voce, col gesto, con lo sguardo io cercavo di tentarla.

La principessa avea pronunziato tali parole, con gesti, con sguardi, con un'intonazione come se la donna che le era dinanzi avesse dovuto, da un istante all'altro, esser annichilita dalla sua collera.

era l'angelo custode che mi ratteneva un istante sulla soglia del mondo col fascino del suo sguardo... E io l'amai, prima senza sapere il perchè, dopo non volendolo sapere:

silenzio!e spirò coll'indice al labbro, col sorriso nello sguardo.

mentre qualche altra coppia di signori o di signore li fermava col pretesto di salutare la contessa Ginevra, o di scambiare una notizia, e si rivolgevano poi ad esaminarli così che ella sentiva il peso dei loro sguardi senza rivolgersi.

l'altro a giudicarne dalla immobilità dello sguardo, pareva assorto in una sola, irremovibile idea.

che il canonico, accortosi infine di quell'armeggìo, e comprendendo alla direzione dello sguardo, disse a uno dei fratelli d'andare a chiudere.

I capegli nerissimi, tagliati cristianamente e ravviati con garbo, facevano risaltare la purezza dei lineamenti e la soavità dello sguardo.

Tre giorni dopo l'arrivo, senza che ce n'accorgiamo, la cadenza abituale del nostro passo è già accelerata, e il giro del nostro sguardo, ingrandito.

Ma, mio povero Di Banzole proseguì con ironia sibilante e sferzandomi il volto cogli sguardi non avete dunque ancora compreso con tutto il vostro lirismo filosofico che il dramma avviene negli individui, ma non è l'opera speciale di nessuno di loro;

Non si poteva giudicar l'età ancor fresca di lui se non dai baffi, dai capelli nerissimi, dalla vivacità dello sguardo, dalla mancanza di rughe alle tempie e intorno agli occhi.

Lo splendore vago e malinconico del suo sguardo parea cercasse qualche cosa che non era presente, una memoria lontana, una speranza indefinita.

Tutte le volte che il conte Polverari le aveva diretta la parola aveva risposto breve, con un certo imbarazzo, procurando di sfuggire l'incontro degli sguardi di lui.

vede e vide (imperat.); vedisse, veggia, veia, vegente, vedenno, viso; 'il mio vedere', il mio aspetto, 'col v.', con lo sguardo; vederse, vedere.

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