— «Dunque tu, fiesolanetto mio caro, tu ami la scultura, e piccin come sei, vorresti porti a studiarla?» — Oh! sì davvero!

benchè poi, non sapendosene la cagione, non vi fu posta, se non che da poi proseguendo l'Imperador Carlo V di cinger Napoli di nuove mura, abbellì ed adornò questa porta di finissimi marmi e maravigliose sculture con quella magnificenza, che ora si vede.

La ricerca della forma sul così detto vero allontanava la scultura (come la pittura) dalla sua origine e perciò dalla mèta verso la quale oggi s'incammina:

Se questo affetto poi di preservare la spoglia e perpetuar la memoria delle persone che ci furono care, si rivolga in favor delle belle arti, animando la scultura, merita incoraggiamento e lode.

Gli enormi pilastri di pietra sostenenti le due navate, coperti di barbare sculture cristiane, cavalcavano verso l'altare pesantemente;

Poichè, sebbene l'uomo, fatta astrazione dal colore naturale o da una tinta bianca, abbia infatti quella forma larga ed alquanto smussata, quell'indecisione di contorni che caratterizza la scultura;

Invano cercai antiche sculture:

che sono ricordati dagli scrittori e documenti del tempo ed anche Udine dove si conservano sculture che si possono attribuire senza sforzo all'età longobarda, senza parlare di Gemona che rimase anche in questo periodo uno dei centri più importanti della provincia essendovisi fissati oltre ai comuni arimanni anche taluni nobili (edelingi).

Un giorno, era di sabato, stavo presso la fontana di piazza Navona, quando parecchie ebree vestite a festa vennero, e si fermarono a contemplare le sculture della fontana.

Naturalmente noi daremo una scultura D'AMBIENTE.

Ad Orvieto, coadiuvato da fra Guglielmo, scultore dell'ordine dei Domenicani, lavorò i bassorilievi del Duomo, circa i quali il padre Della Valle, scrittore dell'epoca barocca (e questo va tenuto a mente perchè i barocchi dispregiavano le sculture de' tempi primitivi), si esprime così:

Se ne disprezza la scultura dall'Abbate Dubos (Reflex.

E dove finivano le sculture e i dipinti, incominciavano i fregi di lamine d'oro, intelaiati a guisa d'arazzi nel vano di un finto colonnato d'argento, che saliva a sostenere un sopraccielo di legno prezioso, partito a cassettoni, con entro rosoni ed altre fogge di fantastici fiori, messi ad argento ed oro, siccome le colonne già dette.

Lo stabilirsi della dinastia degli Angioini a Napoli, dopo perduta la Sicilia, procurò a questa città l'unica epoca in cui fiorirono la scultura e l'architettura, facendo subentrare allo stile romano delle basiliche, quello germanico.

e si ricorda quel Pier Angelo Sarti che fu ammirato dal Canova e che, nominato dal governo inglese formatore del British Museum, formò in gesso tutte le sculture del Partenone e ne presentò, sempre per incarico del governo, la riproduzione a Luigi Filippo.

Posesi di più ad imparare la scultura, e con sì efficace desiderio vi attese, che scolpiva ogni effigie in cera al naturale.

Pochi giorni fa in un giornale d'arte romano di verso il '40 leggevo una sua caratteristica polemica, quando dette per tema agli scolari il bassorilievo d'Esopo, egli che, morto Stefano Ricci, autore del monumento a Dante, già insegnava scultura all'Accademia fiorentina, aveva scritto:

Io intendo scultura, quella che si fa per forza di levare:

— Ripamonti interrompeva la scultura per la poesia;

Questa sola giusta preoccupazione valse a migliorare la sua scultura.

e quanto mostra la scultura, è poco de' suoi nefandi e abominosi effetti.

senza confidenza, senza speranza, ho gettato in buca il mio biglietto... ed oggi... oh non l'aspettavo più il Tuo!Col tuo biglietto sul cuore, volli entrare nella Chiesa di San Marco a osservare le sculture antiche e fingevo d'essere a Venezia, poi sono andato al Duomo.

Ma osserviamo la scultura del '400 quando fa ciò che l'antichità non aveva neppur sognato:

E prima del tramonto voglio salire sui fianchi della gopuram d'ingresso, vedere vicine, palpare le sculture famose.

I terrazzi, aventi una lunghezza di centocinquanta piedi, sostenuti da ventidue pilastri, portavano sculture di corpi umani, di tigri, di elefanti e di buoi.