23 Metafore per applausi

Applausi, titoli, onori letterari erano per lui noje, imbarazzi e torture;

» (Applausi prolungatil'oratore scende dalla tribuna, ed esce rapidamente dalla sala per sottrarsi ad ogni dimostrazione).

i frenetici applausi dalla piazza egualmente stipata accolsero il primo re d'Italia.

Gli applausi e la gloria non sono per loro, anime grandi e oscure;

Avevo innanzi un uditorio simpatico, già commosso e mezzo intenerito, gli applausi erano in aria, prima che aprissi bocca.

Comunque, gli applausi di iersera sono, per quanto procede, anche una buona azione.

(BenissimoVivi applausi!) e si mettano in serio pericolo le conquiste della civiltà e del progresso.

Se il chiaror della luna ci favorisce, noi potremo anche discernere lo Scimonelli, che però, men fortunato dell'amico suo, s'avviene in una «comitiva di cattivi dilettanti di canti, che più di una sera fu fischiata», e forte si maraviglia che essa non comprenda, gli applausi del pubblico essere una solenne canzonatura;

e gli applausi, che scoppiarono unanimi appena furono udite dalla bocca di un Principe, che non ha mai mentito, erano una conferma del vero, ed un omaggio alla virtù.

Anche il Re, confuso fra la folla, avrebbe applaudito, e a noi pare che quegli applausi se li meritasse, benchè è dubbio se egli fosse in vena di udire applausi.

e l'applauso a lui e a chi provvide lo spettacolo è immortalità, come è morte la disapprovazione.

Come se l'applauso fosse una volontaria manifestazione di cortesia.

Non è a dire che gli Antiochesi avessero contro di lui una prevenzione sfavorevole o che gli negassero l’applauso.

Egli capiva benissimo che, dato il carattere di Lucilla, gli applausi ond'ell'era l'oggetto non potevano a meno d'inebbriarla, di alienarla maggiormente dall'ideale casalingo e modesto a cui le era dato aspirare unendosi a lui.

I vostri applausi sono una promessa.

Gli applausi e la riputazione, che quivi acquistossi pe' suoi talenti, la resero celebre anche fuori, e al di delle Alpi.

Un applauso fragoroso scoppiò nelle file, ma gli austriaci non si vedevano venir fuori.

Gli applausi che interruppero a quando a quando questo pezzo, e che scoppiarono con violenza alla fine di esso, furono la più sincera espressione di quella soddisfazione che i due valenti artisti lasciavano negli animi de' loro uditori.

E l'applauso caloroso, sincero, spontaneo che accoglie le parole vibrate dell'oratore lo eccitano, lo trascinano irresistibilmente verso maggiore accentuazione di frasi.

Se durante il discorso gli applausi, ai quali Beppe Micotti e Don Rosario davano sempre lo spunto, erano stati a stento repressi, alla fine proruppero in una vera ovazione, e il Barbarò sudante e lacrimante fra i membri del comitato che gli si accalcavano addosso per festeggiarlo, ubriacato dal buon successo, avrebbe voluto aggiungere qualche parola, quasi quasi sarebbe stato disposto a fare il bis.

L'applauso, che riportò quest'opera, fu senza dubbio uno stimolo di più per impegnare l'autore a pubblicare un nuovo trattato, la sua dissertazione sui giardini Orientali, nella quale estese, e sviluppò il ristretto primiero suo piano, chiamando in suo soccorso il genio, ed il buon gusto, onde propagare un quadro attraente del paro per la sua bellezza, che per la sua variazione, e novità.

era un applauso alle Orientali e alla Leggenda, era un tributo di gratitudine al poeta dei grandi affetti, un saluto all'antico lottatore, un buon augurio al settuagenario, un addio all'uomo che molti non avrebbero mai più riveduto.

E allora tuonò un ultimo applauso, più caldo, più fragoroso e più persistente del primo, accompagnato da uno scoppio, di grida d'entusiasmo, che lo costrinsero a soffermarsi.

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